Secondo il rapporto dell’Istat in 15 anni le unioni miste sono triplicate. Il maggior numero nel Nord ovest
Roma – 21 aprile 2009 – In Italia la coppia si conferma sempre più multietnica: nel 2007 sono stati quasi 35mila i matrimoni misti, il 13,8% del totale delle unioni. In 15 anni sono triplicati. Lo segnala l’Istat, nell’ultimo rapporto sul matrimonio in Italia, presentato oggi.
Sono decisamente di più quelli in cui è la sposa a venire da lontano. Poco meno di 18mila le unioni tra italiano e straniera, quasi seimila quelle in cui di cittadinanza estera è lui e quasi 11mila i matrimoni tra stranieri.
Il maggior numero di unione miste si registra nel Nord ovest, con il primato della Lombardia, seguita da Lazio, Veneto e Toscana, dove è maggiore la concentrazione di immigrati. In termini percentuali però vince il Nord Est, con il 19,1% del totale delle unioni.
Quanto alle nazionalità, tra le donne sono di più le romene, le ucraine e le brasiliane; tra gli uomini – i marocchini, gli albanesi e i tunisini. Mentre quando si sposano due stranieri, ciò accade più spesso tra appartenenti alle comunità romena, cinese e nigeriana.
Secondo il rapporto dell’Istat, nel 2007 sono stati celebrati in Italia 250.360 matrimoni (4,2 ogni mille abitanti). A diminuire sono le prime nozze, ovvero la quota più consistente del totale delle celebrazioni. Il calo è il risultato della minore propensione delle coppie a sancire la loro unione con il vincolo del matrimonio: nel 2007 si sono registrati 524,5 primi matrimoni per mille celibi e 589,6 per mille nubili.
Un altro dato che spicca riguarda l’età degli sposi. I primi matrimoni sono sempre più tardivi: gli sposi hanno in media 32,8 anni e le spose 29,7 anni. Inoltre il rito civile è scelto sempre più spesso anche in occasione delle prime nozze: nel 2007 oltre un quarto è stato celebrato di fronte al sindaco.
A.I.