(ANSA) – RABAT, 21 GEN – Aprire le porte del Dialogo 5+5 (il foro di cooperazione politica tra le due sponde Mediterraneo)a Grecia ed Egitto: è questa la proposta avanzata oggi a Rabat dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema nel corso della riunione dei capi delle diplomazie dei dieci Paesi membri di questa iniziativa. In questo modo, secondo l’Italia, un dialogo 5+5 – nato a Roma nel 1990 – allargato a Atene e al Cairo potrebbe "diventare davvero una cerniera tra Europa e nordafrica e tutto il mondo arabo e nordafricano". Nonostante la ben nota perplessità da parte maghrebina (sono tutti del Maghreb arabo i componenti i 5 della sponda sud: Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia e Libia) all’ingresso di un paese come l’Egitto più vicino al Medio Oriente che al nordafrica, i titolari delle diplomazie del 5+5 si sono detti disponibili a valutare la proposta italiana. Immediata, invece, è stata l’ accoglienza di altre due innovazioni sul piano strutturale, avanzate sempre dal titolare della Farnesina: l’istituzione di una copresidenza annuale con un ministro nordafricano ed uno europeo che gestiscono insieme l’agenda del foro. E, ancora, un collegamento maggiore con le iniziative del Processo di Barcellona, strutturate anche a livello di risorse economiche. E’ da tempo che la diplomazia italiana sostiene la necessità di "spostare più a sud l’attenzione dell’Unione Europea" partendo dal potenziamento delle collaborazioni esistenti tra le due rive del Mediterraneo. L’impegno italiano non viene meno – ha spiegato D’Alema – neanche di fronte ai " nodi più complicati", come quelli delle politiche migratorie. Il ministro ha portato ad esempio il recente accordo stipulato tra Roma e Tripoli che, ha osservato, "va un po’ nella stessa direzione di quello sottoscritto da tempo con Tunisi". Identica è la disponibilità ad un confronto con i problemi della sicurezza e della lotta al terrorismo, così come con le questioni legate alla sicurezza energetica. "Noi – ha sottolineato il ministro – oltre ad avere delle esigenze vitali in questo senso, trovandoci al centro del Mediterraneo, possiamo svolgere un ruolo al servizio dell’Europa e della sicurezza internazionale". Oltre che sulle proposte italiane i protagonisti del Dialogo 5+5 (per la sponda nord sono oltre all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta) hanno avviato anche una riflessione comune sull’ Unione Mediterranea lanciata dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Le linee guida del progetto – al quale stanno lavorando anche Italia e Spagna – sono state loro delineate dal ministro degli Esteri Bernard Kouchner in una cena di lavoro che ha preceduto il summit odierno. (ANSA).
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MEDITERRANEO: D’ALEMA, GRECIA ED EGITTO IN DIALOGO 5+5
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