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Meno tasse per chi paga una badante

Sono previste fino a 2100 € di detrazioni. Ma solo se il reddito del datore di lavoro non supera i 40mila €

ROMA – Meno tasse per chi paga una badante per l’assistenza di un anziano, di un disabile o di un’altra persona non autosufficiente

L’ agevolazione, già in vigore da qualche anno, è ribadita dal maxiemendamento alla Finanziaria 2007 approvato venerdì scorso in Senato. Con una modifica: finora era prevista una deduzione, cioè una riduzione del reddito su cui si calcolano le tasse, dall’ anno prossimo ci sarà invece una detrazione, cioè uno sconto direttamente sulle tasse.

Una norma introdotta nel 2005 prevedeva che "dal reddito complessivo si deducono, fino ad un massimo di 1.820 euro, le spese documentate sostenute dal contribuente per gli addetti alla propria assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana". Una deduzione che spetta anche se le spese "sono state sostenute nell’interesse delle persone indicate nell’articolo 433 del codice civile", cioè per far assistere coniuge, figli, genitori, fratelli, sorelle, generi, nuore o suoceri.

La finanziaria 2007 elimina quella deduzione. In compenso, prevede che: "all’imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento" delle "spese, per un importo non superiore a 2.100 euro, sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana". L’agevolazione è però prevista solo "se il reddito complessivo non supera 40.000 euro".

In passato l’ Agenzia delle Entrate ha spiegato che può essere considerato "non autosufficiente nel compimento degli atti della vita quotidiana", chi non è in grado di mangiare, espletare le funzioni fisiologiche, provvedere all’igiene personale, camminare, vestirsi o anche chi necessita di sorveglianza continuativa. Naturalmente è indispensabile che questa condizione sia documentata da un certificato medico.

(18 dicembre 2006)

Elvio Pasca

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