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Messico: oltre 38.000 deportazioni dagli Stati Uniti nei primi 100 giorni dell’amministrazione Trump

Roma, 30 aprile 2025 – Nei primi 100 giorni del nuovo corso politico negli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, il Messico ha ricevuto 38.750 persone deportate dalla nazione confinante. Di queste, 33.311 sono cittadini messicani, mentre 5.446 provengono da altri Paesi.

La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha sottolineato come, pur non avendo firmato un accordo di “Paese terzo sicuro”, sia in atto un dialogo costante con Washington. “Non abbiamo formalizzato nessun patto di quel tipo”, ha ribadito, “ma il nostro impegno umanitario ci spinge a gestire la situazione con responsabilità”.

Secondo Sheinbaum, il flusso di migranti non messicani verso il Paese si è ridotto, poiché gli Stati Uniti hanno siglato accordi bilaterali che permettono di rimpatriare direttamente i migranti nei loro Paesi di origine attraverso voli diretti.

A chi comunque arriva in Messico vengono offerte alternative umanitarie: tra queste, la possibilità di un rientro volontario. “Li accompagniamo — ha spiegato la presidente — nella maggior parte dei casi su voli commerciali, ma in alcuni casi anche grazie a mezzi dell’aeronautica militare“.

L’amministrazione Sheinbaum ribadisce così la vocazione umanitaria del Messico e la volontà di non farsi strumentalizzare da logiche geopolitiche, pur gestendo con realismo l’aumento della pressione migratoria al confine.

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