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Migranti, Almodóvar a Venezia 2024: “Il mio film è una risposta all’odio e all’indifferenza”

Roma, 2 settembre 2024 – Pedro Almodóvar ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 il suo nuovo film, The Room Next Door, un’opera che si pone come una forte denuncia contro l’odio e l’indifferenza verso le questioni globali, in particolare il tema migranti e il cambiamento climatico. Durante la presentazione del film, il regista spagnolo ha dichiarato che la sua opera è una risposta ai “discorsi d’odio” che dilagano non solo in Spagna, ma in tutto il mondo.

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Migranti, Pedro Almodóvar e il film denuncia contro l’odio

Al centro del film c’è la storia di una donna agonizzante in un mondo a sua volta in agonia, simbolo delle crisi che affliggono il pianeta. Almodóvar non ha risparmiato critiche alla gestione dell’emergenza migratoria da parte dei governi, definendo “stupido e ingiusto” l’atteggiamento di chi respinge i migranti, soprattutto i bambini, che cercano disperatamente di attraversare i confini. “Vedere bambini innocenti e disperati lottare per raggiungere i nostri confini, mentre i governi inviano navi per respingerli, è un atto di puro delirio”, ha affermato il regista.

Almodóvar, inoltre, ha anche lanciato un monito sulla questione ambientale, sottolineando la gravità del cambiamento climatico e la necessità di una resistenza attiva: “Viviamo in un mondo complesso pieno di pericoli, anche la questione del cambiamento climatico non è uno scherzo. Dobbiamo fare molta attenzione”, ha detto tra gli applausi della sala. Le attrici Tilda Swinton e Julianne Moore, protagoniste del film, hanno sostenuto il regista, applaudendo le sue parole.

In chiusura, Almodóvar ha espresso un messaggio di speranza, citando la scrittrice Almudena Grandes: “La felicità è il miglior modo per resistere”. Il regista, infine, ha ribadito il suo ottimismo per il futuro, nonostante le sfide globali che ci attendono, invitando tutti ad agire e a manifestare il proprio dissenso contro il negazionismo e l’indifferenza.

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