Roma, 12 giugno 2025 – Nei primi cinque mesi del 2025, il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea è diminuito del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 63.700 ingressi. Lo rende noto Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, attraverso i suoi dati preliminari.
Nonostante il calo generale, il Mediterraneo centrale si conferma la rotta migratoria più trafficata dell’anno, rappresentando un terzo del totale degli arrivi. Sono stati registrati 22.700 attraversamenti irregolari lungo questa via, con un aumento del 7% rispetto al 2024.
Il focus si sposta ancora una volta sulla Libia, indicata da Frontex come il principale paese di partenza dei migranti su questa rotta. Il numero di partenze dalla Libia è in netto aumento, tanto da compensare il crollo del 90% delle partenze dalla Tunisia, dove le autorità locali – sotto pressioni internazionali – stanno rafforzando le misure di contrasto alla migrazione irregolare.
La dinamica delle rotte migratorie evidenzia una trasformazione significativa: mentre la pressione sui confini europei diminuisce nel complesso, le pressioni geopolitiche e le instabilità interne in Libia stanno alimentando un nuovo flusso verso l’Europa attraverso il Mediterraneo centrale.
Il quadro offerto da Frontex pone l’attenzione sull’esigenza di strategie mirate per affrontare la situazione nel Mediterraneo, dove i numeri non solo restano alti ma indicano un mutamento degli equilibri regionali. I prossimi vertici europei, a partire dal 13 giugno a Lussemburgo, si annunciano cruciali per discutere risposte comuni e durature.