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Migranti, la denuncia di una Ong: aumento delle violenze al confine tra Ungheria e Serbia

Roma, 9 settembre 2022 – La Ong “KlikAktiv – Center for Development of Social Policies” ha lanciato un serio allarme per quanto sta accadendo al confine tra l’Ungheria e la Serbia. Secondo quanto denunciato, infatti, pare che le autorità ungheresi stiano imponendo la violenza contro i migranti che tentano di entrare irregolarmente nello Stato.

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Migranti, ancora violenza al confine tra Ungheria e Serbia

A riferirlo è stata direttamente la Ong tramite un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, nel quale vengono raccolte una serie di testimonianze. I migranti, infatti, hanno raccontato di essere stati presi di mira con “pallottole di gomma” al confine, rimossi dal “muro” che chiude la frontiera con “le jeep, come fossero bambole”. Ma anche di persone “trascinate per le gambe”, e di altre “spogliate completamente nude prima di essere costrette a ritornare in Serbia”. Inoltre, l’Ong ha espresso particolare preoccupazione per il caso di un migrante proveniente dal Marocco.

L’uomo, infatti, sarebbe stato fermato dalla polizia di frontiera ungherese insieme ad altri migranti. Dopo essere stato picchiato, gli agenti avrebbero trovato un rasoio elettrico tra i suoi effetti personali e gli avrebbero tagliato i capelli per disegnare una croce prima di rimandarlo in Serbia. “Hanno acceso la macchinetta, mi hanno bloccato e mi hanno disegnato una croce” sulla testa, ha raccontato l’uomo. “Purtroppo il trattamento inumano e degradante dei rifugiati è diventato una cosa comune alle frontiere esterne della Ue e questo caso non fa eccezione. La stessa pratica è stata usata in passato al confine croato-bosniaco. Quando la polizia croata ha dipinto croci sulla teste di profughi con vernice rossa”, ha spiegato infine all’ANSA la Ong.

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