Roma, 29 novembre 2024 – La squadra mobile di Catania, sotto il coordinamento della Procura distrettuale etnea, ha arrestato quattro cittadini sudanesi, di età compresa tra i 21 e i 30 anni, con l’accusa di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. L’operazione è scaturita a seguito dell’arrivo, il 20 novembre scorso, della nave Ong Aita Mari, battente bandiera spagnola, al porto di Catania con 53 migranti a bordo, soccorsi il giorno precedente in acque internazionali.
Le indagini e la traversata dei migranti
Dopo l’attracco dell’imbarcazione, i migranti sono stati accolti e trasferiti presso la struttura di via Forcile, dove gli agenti della sezione criminalità straniera hanno proseguito gli accertamenti. Le testimonianze raccolte hanno svelato le drammatiche condizioni del viaggio: un gommone partito dalle coste libiche, rimasto alla deriva per ore prima del soccorso. Secondo gli investigatori, i quattro sudanesi si sarebbero uniti al gruppo di migranti poco prima della partenza, assumendo ruoli di comando e coordinandosi nella gestione dell’imbarcazione. Dispositivi elettronici trovati in loro possesso durante le perquisizioni hanno fornito ulteriori riscontri del loro presunto coinvolgimento.
Sulla base delle indagini, che hanno evidenziato il rischio di fuga, i quattro sono stati trasferiti alla casa circondariale di piazza Lanza. Il gip ha successivamente convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi. L’operazione mette nuovamente in luce le sfide legate al fenomeno dell’immigrazione clandestina nel Mediterraneo, dove le traversate spesso si trasformano in drammi umanitari. Le autorità sottolineano l’importanza di azioni mirate per contrastare i trafficanti e proteggere i diritti dei migranti.
>> Tutte le notizie di Stranieri in Italia