Roma, 1 ottobre 2024 – Un progetto ambizioso per creare un ponte tra integrazione e lavoro qualificato: Generali e la sua Fondazione The Human Safety Net hanno lanciato oggi a Roma un’iniziativa rivolta a 300 rifugiati e migranti, provenienti da 18 Paesi diversi e attualmente residenti in Italia, con l’obiettivo di formarli e inserirli nel settore socio-sanitario. I partecipanti avranno la possibilità di diventare caregiver, ausiliari socio assistenziali (Asa) e operatori socio sanitari (Oss) nelle regioni Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.
Migranti e sistema sanitario, un progetto che guarda al futuro demografico
L’iniziativa risponde a due delle maggiori sfide che il Paese si trova ad affrontare: il crescente bisogno di assistenza per una popolazione sempre più anziana e l’integrazione dei migranti e rifugiati nel mondo del lavoro. Secondo i dati, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione italiana e si stima che questa percentuale crescerà di 10 punti entro il 2050. Al contempo, i caregiver professionali presenti in Italia sono circa 1,2 milioni, un numero destinato a essere insufficiente per rispondere all’incremento della domanda di assistenza. L’Italia ospita inoltre circa 5 milioni di cittadini stranieri, di cui oltre 3 milioni sono extracomunitari. Tra il 2021 e il 2022, si è registrato un aumento del 556% delle richieste di asilo e protezione internazionale, rendendo sempre più urgente individuare soluzioni di integrazione efficaci per chi arriva nel Paese alla ricerca di una nuova vita.
Il progetto, avviato nel gennaio 2024 e che si concluderà nel giugno 2026, offre ai partecipanti diversi percorsi formativi, oltre al supporto linguistico per migliorare l’italiano, il riconoscimento dei titoli di studio e l’assistenza per l’ottenimento delle certificazioni professionali. Oltre 100 beneficiari sono già impegnati in tirocini presso strutture socio-sanitarie, inclusi ospedali, cliniche e RSA, dopo aver completato la formazione teorica in aula.
“Generali ha l’obiettivo di creare valore condiviso nel lungo periodo per contribuire a dare una maggiore qualità della vita alle persone”, ha dichiarato Andrea Sironi, presidente di Assicurazioni Generali, sottolineando come il progetto affronti due temi cruciali: le trasformazioni demografiche e le migrazioni. “È frutto del modello di partnership pubblico-privato in cui crediamo fermamente”, ha aggiunto Sironi, ribadendo l’impegno della compagnia a proporre soluzioni replicabili che possano essere estese ad altre regioni italiane e, potenzialmente, anche oltre.
Dal 2019 a oggi, grazie ai progetti di The Human Safety Net in Italia, oltre 1.200 persone sono state formate e 470 sono già state inserite con successo nel mondo del lavoro. L’obiettivo è ora estendere il modello anche ad altre aree del Paese, contribuendo così a costruire una società più inclusiva e solidale. “Coerentemente con la visione di sostenibilità del Gruppo Generali, in Italia ci impegniamo e agiamo quotidianamente per essere un ‘Corporate Citizen Responsabile’, restituendo alla comunità valore reale, concreto e condiviso”, ha sottolineato Gianluca Perin, General Country Manager di Generali Italia.
Partnership pubblico-private per un impatto sociale concreto
Il progetto beneficia del contributo di una rete estesa di partner. Tra gli enti del terzo settore coinvolti spiccano la Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, la Comunità di Sant’Egidio e il Consorzio Communitas. Sul fronte della formazione e dell’occupazione, collaborano Acof Olga Fiorini, Ascolom, Randstad Hr Solutions, Galdus Formazione, la Asl Roma 1 e Umana Spa. La Fondazione Politecnico di Milano, con il supporto del centro di ricerca Tiresia, si occuperà della valutazione complessiva dell’efficacia del progetto. “Il nostro scopo è creare un ecosistema che aiuti le persone a inserirsi nel mondo del lavoro in maniera qualificata, partendo dalla collaborazione tra il settore pubblico e quello privato”, ha spiegato Sironi, illustrando come la partnership favorisca la creazione di modelli scalabili e innovativi per rispondere ai bisogni del territorio.
Con un contesto demografico in rapido cambiamento e un aumento delle richieste di assistenza, il progetto di Generali e The Human Safety Net si propone come una risposta concreta e lungimirante. Offrendo ai migranti e rifugiati l’opportunità di formarsi e inserirsi nel mercato del lavoro, l’iniziativa non solo soddisfa il crescente fabbisogno di personale qualificato nel settore della salute e della cura, ma promuove anche l’inclusione e il riconoscimento dei diritti di chi giunge in Italia in cerca di un futuro migliore. Un progetto che punta non solo a risolvere le esigenze del presente, ma anche a costruire le basi per una società più equa e solidale.
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