Roma, 18 aprile 2023 – Secondo il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, l’Italia deve impegnarsi a far crescere di nuovo le nascite per evitare la sostituzione etnica causata dall’aumento degli arrivi dei migranti. Un’opzione a cui “non possiamo arrenderci”. Il ministro, perciò, non si chiede tanto il perchè le famiglie abbiano smesso di fare figli, ma domanda semplicemente di procreare per evitare ciò che lui ritiene un pericolo: la sostituzione etnica, appunto.
Migranti, Lollobrigida: “No alla sostituzione etnica”
“Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica. Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno, non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione. Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada“, ha infatti dichiarato il ministro, nonché cognato di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida durante il congresso nazionale della Cisal.
Nel giro di poche ore, le affermazioni del ministro dell’Agricoltura hanno fatto sollevare numerose critiche. “Sono disgustose, inaccettabili da chi ricopre il suo ruolo. Ci riportano agli anni ’30 del secolo scorso sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco. Mi auguro che Giorgia Meloni e il governo prendano le distanze da queste dichiarazioni fatte per altro nel giorno in cui il Presidente Mattarella si trova in visita ad Auschwitz”, ha commentato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. “Riesumare il vecchio refrain della ‘sostituzione etnica’ riporta il governo ad una postura incompatibile con una presenza autorevole in Europa. Siamo di fronte ad un’involuzione sbagliata e pericolosa per l’Italia”, ha invece scritto su Twitter Carlo Calenda, il leader di Azione.
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