Roma, 5 settembre 2022 – Oggi un centinaio di persone si è trovato di fronte al Centro per i rimpatri dei migranti e per i richiedenti asilo di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. La manifestazione è stata indetta dopo che il 31 agosto un cittadino pachistano si è tolto la vita all’interno del Cpr.
Migranti, la manifestazione a Gorizia per la tutela dei diritti
Durante la manifestazione per la tutela dei diritti dei migranti, una delegazione di cittadine e cittadini ha domandato di entrare nella struttura per verificare le condizioni del Centro per i rimpatri e per i richiedenti asilo di Gradisca d’Isonzo. Secondo l’organizzazione No Cpr, infatti, la morte del cittadino pachistano sarebbe la quinta in due anni. “C’è dell’orrore in questi centri, non sono luoghi dal punto di vista legale e umano. Sentiamo forti le grida di libertà da parte dei detenuti che ci dicono che molti hanno il terrore di esporsi perchè minacciati di essere deportati immediatamente”, hanno scritto in una nota.
Per le stesse motivazioni, oggi anche la deputata Yana Ehm, candidata della lista “Unione Popolare con De Magistris” è entrata nella struttura. Dopo il suicidio, d’altronde, sono stati richiesti una serie di chiarimenti e molte critiche sono arrivate anche da parte di altre organizzazioni come il Centro Balducci.
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