Roma, 9 aprile 2019 – Continua l’odissea per i 64 migranti a bordo della nave “Alan Kurdi” della ong tedesca Sea Eye che si trova al largo di Malta senza un porto dove poter sbarcare i 50 uomini, 12 donne – tra cui una incinta – e due bambini. “Stiamo finendo le scorte di cibo e acqua potabile e si sta avvicinando una nuova perturbazione. Abbiamo bisogno di un rifugio sicuro”, è l’appello che arriva dalla nave.
Dopo una settimana dal salvataggio, la situazione resta di stallo. Prima il rifiuto dell’Italia di concedere un porto, poi il diniego della Valletta di non consentire l’attracco.