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Migranti, l’appello dell’Oim: implementare il Patto Ue con rispetto dei diritti e umanità

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Roma, 5 gennaio 2024 – L’Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (Oim) ha sollevato un pressante appello al Belgio, attuale presidente dell’Unione Europea (UE) per sei mesi, e all’Ungheria, successore designato, affinché assicurino l’adozione e l’attuazione del nuovo Patto UE sulla Migrazione e l’Asilo. L’appello, fondato sui principi dei diritti umani e dell’umanità, è cruciale per affrontare la complessa questione dei migranti in arrivo nell’Unione europea.

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Migranti, l’appello dell’Oim

Amy Pope, Direttore Generale dell’OIM, sottolinea che questo momento è cruciale per l’Ue per mantenere la promessa del rispetto dei diritti dei migranti, posizionando soluzioni fattibili al centro delle politiche e delle pratiche. La necessità di garantire la protezione dei migranti in situazioni vulnerabili è prioritaria, mentre l’obiettivo di ridurre la migrazione irregolare dovrebbe essere affrontato attraverso lo sviluppo di rotte di accesso regolari.

L’Oim, poi, sottolinea l’importanza di creare percorsi regolari che possano affrontare la carenza di manodopera e colmare le lacune all’interno della forza lavoro nazionale. A tal fine, incoraggia gli Stati membri dell’Ue a presentare proposte legislative che rafforzino tali percorsi, attraverso un dialogo costruttivo con paesi partner e il coinvolgimento delle piccole e medie imprese. Secondo l’Organizzazione, inoltre, il successo dell’attuazione del patto dipende da una cooperazione efficace con i paesi di origine e di transito. Ciò ribadisce l’importanza di sviluppare ulteriormente i partenariati con i paesi prioritari dell’Africa e dell’Asia. La crisi climatica è ulteriormente evidenziata come una variabile critica che incide sulla mobilità umana in tutto il mondo, inclusa l’Europa.

I disastri legati al clima, poi, non va dimenticato, intensificano le crisi umanitarie, mettendo a dura prova un sistema globale già sovraccarico e sottofinanziato. Pertanto, l’appello al Belgio e all’Ungheria è esteso affinché trovino soluzioni che consentano alle persone di vivere in sicurezza, prosperità e dignità nelle aree vulnerabili dal punto di vista climatico. E questo implica fornire assistenza e protezione alle persone sfollate a causa di disastri e agevolare gli spostamenti regolari e sicuri per adattarsi agli effetti del clima. L’Oim, quindi, pone una sfida chiara e urgente a Belgio e Ungheria: non solo richiama la loro responsabilità nell’implementare il nuovo patto con un approccio umanitario. Ma chiede anche di rispettare i diritti fondamentali dei migranti e di affrontare con concretezza le sfide globali della migrazione e della crisi climatica.

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