Roma, 10 ottobre 2023 – In un’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha affrontato il tema dei continui sbarchi di migranti e difeso l’approccio del governo Meloni a una delle sfide più pressanti dell’Europa contemporanea. “Il nuovo Patto su migrazione e asilo su cui abbiamo trovato l’intesa costituirà il sostanziale superamento delle regole di Dublino, definite antistoriche anche dal nostro presidente Mattarella”, ha infatti dichiarato.
Migranti, Piantedosi: “Pronti a superare il Patto di Dublino”
Piantedosi, quindi, ha sottolineato che l’Italia sta attualmente affrontando una delle crisi sociali ed economiche più gravi, specialmente in alcune nazioni africane. “Gli ingressi irregolari sono crescenti anche sulle rotte che interessano altri Paesi europei di primo ingresso. Abbiamo gestito questo afflusso straordinario con efficaci misure mai adottate in precedenza. L’obiettivo che continuiamo a prefiggerci è quello della prevenzione delle partenze“, ha inoltre sottolineato.
In merito alle recenti sentenze giudiziarie che hanno sollevato questioni sulle politiche del governo riguardo all’immigrazione, poi, Piantedosi ha affermato che molte di queste decisioni riguardano casi circoscritti e territoriali e che il governo intende impugnare quelle che ritiene siano inadeguate. A detta sua, però, nella maggior parte dei casi, le decisioni del governo trovano riscontro in sede giudiziaria.
Successivamente, il ministro ha difeso l’uso dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), affermando che “sono prescritti anch’essi dalla normativa europea. Sono strutture utili per rimpatriare cittadini stranieri irregolari che hanno manifestato elementi di pericolosità o hanno commesso reati, secondo una valutazione sul trattenimento che viene sottoposta al vaglio della autorità giudiziaria. Andremo avanti nella realizzazione del piano, ricercando il più possibile la condivisione degli amministratori delle località interessate”.
Rispetto alle intenzioni del governo, poi, Piantedosi ha concluso affermando che l’esecutivo continuerà a seguire una linea equilibrata tra le esigenze di sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali delle persone nell’affrontare la sfida dell’immigrazione. Infine, ha anche evidenziato che il nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo rappresenta un passo importante verso il superamento delle vecchie regole di Dublino, considerate antiquate persino dal presidente italiano Sergio Mattarella.
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