Roma, 13 dicembre 2023 – Il Rapporto Migrantes 2023 sul diritto d’asilo, presentato a Roma, offre uno sguardo sull’attuale panorama globale delle migrazioni, evidenziando un aumento significativo delle persone costrette a lasciare i propri paesi a causa di conflitti, crisi climatica e persecuzioni. E, con amarezza, il rapporto sottolinea come le politiche europee e nazionali stiano limitando l’ingresso ai migranti che cercano protezione, nonostante le stringenti convenzioni internazionali che ne garantiscono il diritto.
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Migranti, il rapporto Migrantes 2023
L’aumento dei processi di esternalizzazione delle frontiere, l’identificazione di Paesi “sicuri”, la diminuzione delle tutele per i minori stranieri non accompagnati e la costruzione di centri di confino, poi, sono solo alcune delle criticità evidenziate. Il conflitto in Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, ha contribuito a un incremento significativo dei migranti in fuga da guerre, conflitti, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. A metà del 2023, il numero di persone in cerca di protezione e sicurezza ha superato i 110 milioni a livello globale, di cui circa 35 milioni si trovano fuori dai confini del proprio Paese.
Il rapporto, inoltre, mette in luce la difficoltà delle persone a trovare canali di ingresso legali e sicuri in Europa, con poco più di 500.000 ingressi irregolari tra il 2022 e il 2023, nonostante più di un milione di richieste d’asilo presentate nello stesso periodo. Ed è priorio il primo capitolo del rapporto ad esaminare dettagliatamente gli andamenti del 2022 e dei primi nove mesi del 2023, focalizzandosi sulle rotte di ingresso, le domande d’asilo e le forme di protezione riconosciute sia in Europa che in Italia. Infine, nel documento viene discussa in modo approfondito la complessità delle motivazioni che spingono le persone a fuggire, ponendo l’accento sulla necessità di una riflessione e azione globali per affrontare questa crisi umanitaria.
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