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Al via il progetto europeo per cercare e formare nuovi operai in Marocco

Roma, 22 gennaio 2024 – L’Emilia-Romagna si prepara ad accogliere una nuova ondata di manodopera preparata proveniente dal Nord Africa grazie alla partecipazione al progetto europeo Thamm Plus III. Questo ambizioso programma, finanziato dall’Unione Europea con 8,6 milioni di euro per azioni in Tunisia e in Marocco, mira a formare e qualificare potenziali lavoratori migranti, in sintonia con i bisogni del mercato del lavoro nazionale e internazionale.

Migranti, che cos’è il progetto Thamm Plus III

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha recentemente dato il via libera all’adesione al progetto, il quale, attraverso la collaborazione con le imprese, facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il Thamm Plus III prevede un periodo di tre anni, a partire da gennaio 2024, durante il quale saranno realizzate attività formative nei Paesi d’origine, rivolte a circa 500 lavoratori migranti marocchini. L’approccio del progetto può essere definito innovativo, poiché si propone di favorire la formazione direttamente nei Paesi di provenienza, basandosi sulle prospettive di sviluppo economico locale e sulle richieste specifiche del mercato del lavoro italiano. In questo senso, svolge un ruolo chiave la collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le Regioni, identificando i settori e i profili più richiesti dalle imprese in ciascun territorio.

“È giunto il momento di affrontare l’inverno demografico della nostra regione guardando fuori dai nostri confini e cercando di attrarre giovani lavoratori anche dal continente africano. L’obiettivo di questo progetto è dare forma a partenariati di mobilità di nuova generazione tra il Nord Africa e l’Europa, attraverso modalità che non soddisfino solo le aspettative dei datori di lavoro, ma siano rispettose dei diritti dei lavoratori migranti e sufficientemente flessibili per affrontare le sfide del mercato del lavoro e dell’occupabilità dei giovani”, ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico, lavoro e formazione Vincenzo Colla.

“Vogliamo inoltre rafforzare i servizi pubblici per l’impiego e la capacità di anticipazione delle competenze tra le istituzioni governative e le parti sociali. Si tratta di azioni che favoriscono i programmi di migrazione legale e mobilità tra l’Unione europea e i principali paesi partner, migliorando la governance della migrazione per motivi di lavoro, anche per ridurre le diseguaglianze a livello globale”, ha aggiunto poi.

Colla: “Vogliamo favorire l’immigrazione legale”

Le tre regioni coinvolte, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, sono state riconosciute dal Governo italiano come territori con forti esigenze di sviluppo e crescita. Il progetto, quindi, mira a creare partenariati di mobilità di nuova generazione tra il Nord Africa e l’Europa, rispettando i diritti dei lavoratori migranti e affrontando le sfide del mercato del lavoro e dell’occupabilità dei giovani.

Il focus sullo sviluppo delle competenze riguarda diverse filiere, con particolare attenzione alla meccatronica, che soddisfa le esigenze a medio e lungo termine delle imprese italiane. Questa iniziativa non solo cerca di soddisfare le necessità delle aziende, ma punta anche a essere rispettosa dei diritti dei lavoratori migranti, promuovendo al contempo la mobilità professionale e formativa.

Il progetto Thamm, presentato alla Commissione europea dall’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, rappresenta quindi un passo avanti significativo nell’ottica di una migrazione legale e controllata, contribuendo a migliorare la governance della migrazione per motivi di lavoro e a ridurre le diseguaglianze a livello globale. E la collaborazione tra Italia, Tunisia e Marocco, con la partecipazione attiva delle regioni coinvolte, promette di creare opportunità e sviluppo sia nei Paesi di provenienza che in quelli di destinazione.

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