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Milano entra nel Network delle città interculturali

Insieme ad Comuni italiani promuoverà l’integrazione e definirà buone prassi di governo dell’immigrazione. Majorino: “Una scelta ovvia, dopo gli anni della paura torniamo ad essere un luogo di incontro”

 

Roma – 10 ottobre 2011 – Il Comune di Milano è entrato a far parte del network italiano delle città interculturali, a cui già aderisconocittà come Genova, Torino e Reggio Emilia.

Il Network intende promuovere un’azione di sensibilizzazione ai valori positivi della diversità culturale intesa come una risorsa e non come una minaccia. Ne fanno parte città che collaborano sui temi dell’integrazione e delle politiche di governance dell’immigrazione, definendo e mettendo in rete buone prassi di governo locali, per migliorare il dialogo interculturale e la partecipazione delle varie comunità alla loro vita.

“L’adesione alla rete delle città interculturali rappresenta per noi una cosa ovvia” dice l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. “Siamo convinti che Milano, dopo gli anni della “paura” e della diffidenza debba tornare ad essere la città degli ‘attraversamenti’, degli intrecci, dell’incontro tra popoli dalle diverse biografie. In questo quadro, per esempio, le azioni che stiamo intraprendendo per le cosiddette seconde generazioni sono per noi un impegno importante e prioritario a cui daremo continuità”.

Secondo l’assessore alla Cultura Stefano Boeri, “Milano non ha alcun bisogno di integrazione. E’ già una città-mondo ricchissima di tradizioni e culture, ospitando quasi 200 comunità straniere che a Milano lavorano, studiano, vivono. E che vogliono partecipare alla crescita di questa città, generosa ma anche esigente, che chiede il contributo di tutti: da un lato perché vuole che nessuno si senta escluso, dall’altro per arricchirsi sempre di più”.

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