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Minori soli, raddoppiano gli arrivi e l’accoglienza è più difficile

In un anno sono sbarcati in Italia quasi  26 mila bambini e ragazzi stranieri non accompagnati, ai quali vanno aggiunti quelli entrati dai valichi terrestri. iIl Viminale: “Difficile costruire un sistema con numeri in forte crescita”

Roma – 12 gennaio 2017 – “Nel 2014 i minori arrivati in Italia da sbarchi sono stati 13.026, nel 2015 erano 12.360, nel 2016 sono stati 25.846: siamo al raddoppio. A questo dato andrebbe sommato, ma non e’ possibile, il dato dei minori che arrivano in Italia attraverso i valichi terrestri e anche questo dato e’ in aumento da alcuni anni”.

Così il vice prefetto Maria Caprara, responsabile della struttura di missione per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, istituita presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, in un’audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate.

“Posto che non abbiamo il dato complessivo dei minori che arrivano in Italia, e’ evidente la difficolta’ di costruire un sistema di accoglienza quando il numero dei beneficiari e’ in forte crescita”, ha precisato la dirigente del Viminale. 

Per quanto riguarda gli arrivi via terra, aumentano quelli dal Nord Est. “Lo vediamo in modo indiretto dai dati dell’accesso al fondo – ha spiegato Caprara – la Regione Friuli normalmente non chiedeva accesso al fondo, ora lo chiede in modo sempre piu’ consistente e questo e’ un modo per comprendere indirettamente quanto questo dato sia in crescita”.

“Poi ci sono dei fenomeni particolari, come i minori che arrivano da Ventimiglia, i minori che vengono respinti dalla Confederazione Elvetica e che si riversano nella provincia di Como. Sono situazioni contingenti, ma che danno un’idea del fenomeno”, ha concluso la viceprefetto 

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