in

Moschea a Milano, 10 mila € l’anno per il terreno. “Regalo ai terroristi”

In attesa del bando, il Comune fissa  i canoni di locazione delle 3 aree deve sorgeranno i nuovi luoghi di culto. Riqualificarle costerà molto di più. Lega e centrodestra attaccano

Milano – 20 novembre 2014 – Continua tra le polemiche a Milano l'iter per la costruzione di tre nuovi luoghi di culto, due dei quali saranno moschee. Il bando verrà pubblicato la prossima settimana, ma ieri sono stati presentati alla  Commissione Urbanistica i canoni di locazione annui fissati per le aree messe a disposizione dal Comune.

Sono valori base, dai quali partirà un'asta al rialzo:  circa 7.600 euro per l'area Marignano; circa 10.000 euro per Sant’Elia, dove oggi si trova il Palasharp, circa 25.000 euro per l'edificio di via Esterle. Sono stati ricavati, ha spiegato la giunta,  tenendo conto dell'ampiezza di ogni area, del valore al  metro quadro “secondo i criteri vigenti”, del suo tasso di redditività e dal numero degli anni di concessione (30 rinnovabili). Il tutto con uno sconto del 70%, visto che si tratta di “concessioni ai fini sociali e culturali”.

Per partecipare al bando, bisognerà dimostrare capacità economico-finanziarie e una struttura tale da poter riqualificare le aree. Si tratta di un impegno notevole, di gran lunga superiore al canone d'affitto e che i gli aggiudicatari dovranno accollarsi interamente, senza aiuti dal Comune.

“In via Esterle – si legge in una nota dell'amministrazione – sarà richiesta la totale riqualificazione e la messa a norma dell’edificio abbandonato da 15 anni; in via Marignano l’area, che attualmente è in grave stato di degrado, dovrà essere completamente recuperata con particolare riferimento alla cura del verde. Infine, in via Sant’Elia gli assegnatari dovranno provvedere, oltre alla riqualificazione dell’area, anche all’abbattimento e smaltimento a proprie spese del manufatto del Palasharp. Tale operazione è stata quantificata a suo tempo in circa 700.000 euro”.

L'opposizione, però, che già raccoglie firme contro la moschea e ha annunciato ricorsi per bloccare il bando, attacca anche su questo fronte. Ieri in Commissione urbanistica il leghista Igor Iezzi ha parlato di “un regalo di denaro pubblico ad associazioni islamiche come quella viale Jenner da dove sono passati terroristi di ogni genere”. Matteo Forte, del Polo dei milanesi, ha denunciato: “Fra le associazioni che avete iscritto all’Albo ci sono diversi gruppi presenti nelle black list di vari governi stranieri per il pericolo di terrorismo internazionale”.
 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

“A Tor Sapienza è uscita la rabbia, violenza e razzismo non devono vincere”

Immigrati. Marino: “Mio approccio vicino al Papa non a Salvini”