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Moschea a Milano. Il sì di Scola: “Libertà di culto anche per i musulmani”

L’arcivescovo: "Il problema è vedere chi la vuole, la comunità islamica milanese o Paesi stranieri?" Il Caim: "Anche noi contrari a progetti calati dall’alto"

Milano – 7 aprile 2014 – L’arcivescovo di Milano Angelo Scola non pone veti sulla costruzione di una moschea in città: "Il diritto di culto non é tale finché non ci sono luoghi di culto. Questo vale anche per i musulmani" ha detto stamattina a margine di un convegno sui giovani all'Università Cattolica.

Scola ha indicato però alcune criticità: "Il problema è vedere chi sta dietro a chi domanda la moschea. E a quali condizioni: chiedersi se la comunità è effettiva e unita oppure se c'è un intervento dall'esterno, a opera di Paesi stranieri". E, ancora, bisogna stare attenti al "rispetto delle tradizioni del Paese".

"La fede cattolica – ha spiegato il cardinale – non ha alcuna difficoltà a dialogare con altre religioni: anzi, il dialogo interreligioso ne è una delle condizioni profonde  Si tratta solo di vedere come fare questo passo. Le istituzioni devono avere garanzie sull'uso di questo luogo, sulla lingua che deve parlare l'imam e su quali attività vi verranno svolte".

L’arcivescovo ha poi liquidato con un sorriso chi teme che una cupola e un minareto possano essere un attentato all’identità religiosa di Milano: "Io non farei grandi problemi riguardo ai minareti: certo, purché non lo vogliano fare in piazza del Duomo".

In queste settimane il tema della costruzione di una moschea nel capoluogo lombardo è tornato all’ordine del giorno.

Il Coordinamento della Associazioni Islamiche di Milano e Monza ha presentato un progetto da dieci milioni di euro da realizzare nell’area del Palasharp. Il comune dovrebbe concedere l’area, ma la costruzione sarebbe tutta a carico della comunità musulmana. Si parla però anche di un’altra struttura che potrebbe essere realizzata in viale Certosa e che verrebbe finanziata e gestita dai governi di Marocco e Giordania.

"Accogliamo con soddisfazione le parole dell'Arcivescovo di Milano, il cardinale Scola si è espresso nuovamente sulla questione moschea e lo ha fatto dimostrando grande apertura e rispetto, di questo gli siamo grati" dice Davide Piccardo, coordinatore del CAIM.

"Apprezziamo in particolar modo – aggiunge – il riconoscimento fatto alla comunità islamica milanese, che secondo l'arcivescovo è il soggetto legittimato a realizzare le proprie moschee. La sua contrarietà a progetti 'calati dall'alto' e promossi da paesi esteri è da noi pienamente condivisa".
 

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