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Nato nell’Egeo contro i trafficanti di uomini, “non respingeremo i barconi”

Parte una missione per “riconoscere, monitorare e sorvegliare gli attraversamenti illegali”. L’intervento era stato chiesto da Germania e Turchia

Bruxelles – 11 febbraio 2016 – Anche la Nato sarà impegnata nella crisi di profughi e migranti nel Mediterraneo.

“L’obiettivo è partecipare agli sforzi internazionali per fermare la tratta illegale e le migrazioni illegali nell’Egeo“, ha spiegato oggi il segretario generale Jens Stoltenberg. A dare il via libera definitivo sono stati i ministri della difesa dei Paesi che fanno parte dell’Alleanza Atlantica.  

Nel Mediterraneo Orientale la Nato ha già lo Standing Maritime Group 2. I suoi mezzi ora verranno impegnati per “riconoscere, monitorare e sorvegliare gli attraversamenti illegali dell’Egeo”, anche in collegamento con l’Agenzia Europea per le Frontiere, Frontex. 

Stoltenberg ha sottolineato che la  missione “non è fermare o respingere le barche dei rifugiati”, ma contribuire “a informazioni critiche e sorveglianza per aiutare contro i trafficanti di uomini e le reti criminali”. La Nato coopererà strettamente con le guardie costiere  nazionali e con l’Ue, i dettagli verranno definiti dalle autorità militari. 

A chiedere l’intervento della Nato nell’Egeo erano stati lunedì scorso la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il premier turco, Ahmet  Davutoglu. 

 

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