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NO RAZZISMO DAY (Milano, 6 marzo)

MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA A MILANO
SABATO 6 MARZO E’ IL NO RAZZISMO DAY

Sabato pomeriggio alle 14 appuntamento antirazzista a Milano in Piazza Duca D’Aosta, proprio davanti alla Stazione Centrale. Il popolo dei Blog e di Facebook scende in piazza contro il razzismo. Ancora una manifestazione autoconvocata e auto organizzata dal popolo della rete. Insomma il pianeta viola e quello giallo, che ha manifestato in tutta italia lo scorso primo Marzo, si incontrano a Milano per una iniziativa ambiziosa e aperta a tutti coloro, e sono tanti, che hanno condiviso la piattaforma, il manifesto programmatico della protesta.


Oltre a decine di migliaia di internauti sono centinaia i circoli, i comitati e le associazioni che da tutta Italia hanno aderito alla manifestazione. Troppi per elencarli tutti. C’è tutta la sinistra, e buona parte del Centro Sinistra: Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà, Pdci, con le segreterienazionali, il Popolo Viola, il Comitato del Primo Marzo, ma anche Italia dei Valori della Lombardia, la Federazione della Sinistra, molti circoli del PD, rappresentanze dei movimenti studenteschi, centri sociali, comitati sindacali, associazioni cattoliche, evangeliche e musulmane. A titolo personale hanno aderito anche personaggi della cultura e parlamentari (deputati, senatori e europarlamentari) come Moni Ovadia, padre Alex Zanotelli, Giulio Cavalli Piero Ricca o Leoluca Orlando, Oliviero Diliberto, Vittorio Prodi, Paolo Cento, Antonio Boccuzzi, Francesco Ferrante, Debora Serracchiani, Niccolò Rinaldi, Vittorio Agnoletto e molti altri.


Il programma della giornata prevede un concentramento in Piazza Duca D’aosta, davanti alla stazione centrale, un corteo che si snoderà per le vie del centro per tornare nella stessa piazza dove si svolgeranno gli interventi.
“ Protestiamo perchè tacere ormai equivale ad essere complici – ha dichiarato il portavoce degli organizzatori Luigi Grimaldi – nell’ acconsentire a uno stato di cose vergognoso fatto di bidonville, di fame, di paura e di miseria sistematizzate e diffuse da un capo all’altro del Paese”.


Insomma si protesta contro degrado sociale e sfruttamento considerati indegni di un paese civile. “La politica della gente comune ha ormai superato lo stadio che impantana la politica italiana – proseguito Grimaldi – Noi siamo gente del sud, del nord, immigrati, delle più diverse convinzioni politiche e religiose che hanno scoperto di avere 10 sogni in comune la cui realizzazione è necessaria per trasformare la società italiana in un mondo meno ingiusto”. Come? “Scardinando la mentalità della divisione, dell’indifferenza e dell’arroganza che sta avvelenando il Paese”. Alla politica i manifestanti chiedono non generici ma scelte di campo e azioni di lotta pacifiche ma determinate, condivisione di principi ed ideali.


La piattaforma di No Razzismo Day chiede che “ nel Paese venga isolato e sconfitto il clima di intolleranza verso i migranti che è stato in modo cosciente seminato anche da irresponsabili forze di governo a fini elettorali fino al punto da creare un partito della paura. E’ stato appiccato un incendio che adesso i piromani della xenofobia non sanno più come controllare. Chiediamo che ai migranti, a prescindere dal loro status, siano garantiti i diritti fondamentali, umani e civili, previsti dalla costituzione e dalle leggi internazionali, in particolare in relazione agli articoli 2, 3 e 8 della costituzione con riferimento alla convenzione 143 della UE che garantisce la promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migranti ratificata dal nostro paese nel 1981.

Tra le varie richieste, dieci punti in tutto, anche la richiesta di cessazione delle violazioni dei diritti umani per i lavoratori migranti sprovvisti di documenti così come la politica dei respingimenti. In pratica vengono riprese le osservazioni mosse al governo italiano dal consiglio per i diritti umani e dall’alto comitato per i rifugiati dell’Onu. Tra gli obiettivi annunciati anche la permanente contestazione della aggressiva e discriminatoria retorica usata da leader politici, in particolare della Lega Nord, che secondo i promotori di No Razzismo Day, istigano alla xenofobia e al razzismo, e che associano esplicitamente la criminalità ai Rom, ai credenti di fede musulmana e agli africani in quanto “diversi” dal punto di vista etno-genetico, creando un ambiente di intolleranza e ostilità pregiudiziale nell’opinione pubbica.

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