in

NOMADI: APPELLO CONTRO RAZZISMO, GIA’ SEICENTO LE FIRME

(ANSA) – ROMA, 8 LUG – Manifestare il malessere per il clima diffuso di razzismo nei confronti della comunità zingara italiana e straniera e proporre una serie di misure non ideologiche per lo scioglimento dei ghetti (i campi nomadi) e l’integrazione. Con questo intento è stato lanciato, su iniziativa di operatori sociali ed esperti di immigrazione, l’appello "Il sonno della ragione genera mostri". Oltre 600 i firmatari, che oggi a Roma hanno promosso un’assemblea pubblica per favorire un confronto tra esponenti del mondo politico e della società civile sulla condizione degli zingari in Italia. Tra i firmatari anche Savino Pezzotta, presidente del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir): "Bisogna respingere l’idea di emergenza – ha detto – l’Italia è un paese che ha problemi, non emergenze. I 170 mila nomadi presenti sul territorio non sono un’emergenza". Livia Turco (Pd) ha auspicato che da questo appello si possa costruire una "rete forte" tra le varie forze per contrastare i provvedimenti del governo e convincere i cittadini che la cultura della paura e della segregazione è "nociva". Sulla rilevazione delle impronte digitali ai nomadi il presidente dell’Opera nomadi, Massimo Converso, ha affermato che questo è un "falso problema ed è estraneo alla gran parte dei rom, dei sinti e dei camminanti: i problemi veri sono la casa e il lavoro. Le impronte potranno essere prese agli ex nomadi solo quando saranno prese anche agli altri cittadini italiani".(ANSA).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

NOMADI: MARONI;NON E’ RAZZISMO, E’ CENSIMENTO NON SCHEDATURA

NOMADI: ALEMANNO,SONO CONTRARIO A PRENDERE IMPRONTE A BIMBI