Roma, 13 novembre 2024 – La Corte di Cassazione si è espressa recentemente più volte riguardo al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis (letteralmente: per diritto di sangue), cioè in base alla discendenza da cittadini italiani. Si tratta di un tema particolarmente sensibile nei Paesi che in passato sono stati le destinazioni privilegiate dell’emigrazione italiana.
Alla luce di una serie di quesiti pervenuti dalle Prefetture o direttamente dai Comuni, il Ministero dell’Interno, all’inizio di ottobre, ha spiegato in una circolare le nuove linee interpretative sul riconoscimento iure sanguinis, dettate dalle sentenze della Corte. In particolare, riguardano:
– Rapporto tra l’art. 7 e l’art. 12 della legge n. 555 del 1912.
– Decorrenza dell’acquisto della cittadinanza da parte di coloro che siano stati riconosciuti da cittadino italiano o la cui filiazione sia stata dichiarata giudizialmente nel corso della loro maggiore età.
– Possesso ininterrotto dello stato di figlio.
FONTE NEWS: Integrazione Migranti