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Oltre 730 persone soccorse tra l’Italia e la Libia, due vittime

Non si fermano i viaggi sui barconi e ai pericoli del mare si aggiungono le temperature invernali. Due donne sono morte di ipotermia, secondo Medici Senza Frontiere i casi aumenteranno

 

 

Roma – 6 dicembre 2016 – Oltre 730 migranti sono stati soccorsi in 24 ore tra sabato e domenica al largo della Libia, ma per due donne è stato troppo tardi: sono morte di ipotermia. Lo hanno annunciato la Guardia costiera italiana e alcune ong, tra cui Medici senza frontiere (Msf). Le operazioni di soccorso si sono svolte su cinque grossi gommoni e altrettante piccole imbarcazioni di legno o gomma, alcune in piena notte. 

Arriva oggi a Trapani la nave Aquarius di Sos Mediterranee, organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca che opera in partenariato con Medici senza frontiere. A bordo ha 353 persone salvate in mare, ma anche le salme delle due donne. I profughi, salvati in cinque diverse operazioni di soccorso, guidate dal Centro di coordinamento del soccorso marittimo, sono 232 uomini e 121 donne, di cui dieci in stato di gravidanza; 66 sono i minori, 56 dei quali non accompagnati e due i bambini sotto i 5 anni. Provengono per la maggior parte dalla Nigeria, ma anche da Etiopia, Bangladesh, Gambia.

Le due vittime erano state trovate prive di sensi a bordo di una delle imbarcazioni soccorse nella notte tra sabato e domenica, un gommone sovraffollato e gia’ quasi sgonfio. Trasportate subito sulla Aquarius per ricevere cure immediate, sono purtroppo spirate poco dopo, nonostante gli intensi sforzi del team medico per la rianimazione.

“Le buone condizioni climatiche e il mare piatto sono stati veramente d’aiuto, ma nel Mediterraneo durante l’inverno il tempo puo’ cambiare molto rapidamente e con onde alte anche solo un metro sarebbe stata una tragedia ancora piu’ grave”, ha sottolineato Mathias Menge, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso sull’Aquarius. Le temperature sono comunque in diminuzione. Secondo Msf, partner medico a bordo della Aquarius, c’e’ da aspettarsi che siano sempre di piu’ i casi di ipotermia: il che puo’ essere fatale.

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