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Omicidio Milano, è scontro politico

Veltroni (PD): "Serve battaglia culturale". Cota (Lega): "No strumentalizzazioni" ROMA, 14 settembre 2008 – La tragedia di Abdul William Guibre , 19enne cittadino italiano originario del Burkina Faso, insultato per il colore della sua pelle e poi ucciso a sprangate a Milano durante una lite, riaccende lo scontro politico sulle misure del governo su sicurezza e immigrazione.

Per lanciare l’allarme scende in campo in prima persona il segretario del Pd Walter Veltroni, che vede "un clima d’odio e intolleranza da sconfiggere". Una presa di posizione che, insieme a quella di molti altri esponenti del centrosinistra, provoca la reazione della Lega che, con il capogruppo Roberto Cota, parla di "indegne strumentalizzazioni, che rischiano di innescare dinamiche pericolose".

Comune è tuttavia "lo sdegno e l’indignazione" del mondo politico, di cui si fa portavoce il presidente del Senato Renato Schifani, che invita a "isolare senza indugio e condannare duramente senza alibi alcuno" ogni episodio di violenza e intolleranza. Ma il Pd intende andare oltre e dal primo pomeriggio, non appena si diffondono i particolari dell’aggressione che ha provocato la morte di Guibre, invita a far luce su questo "odioso episodio di razzismo", come dice il ministro ombra dell’Interno Marco Minniti; e parte all’offensiva contro chi ha creato "un clima di intolleranza e di odio in cui ogni orrore può accadere", secondo le parole di Piero Fassino.

Una linea condivisa anche dal Prc che attacca direttamente la Lega: "La deve smettere con le sue campagne xenofobe e razziste", dice il segretario Paolo Ferrero, secondo il quale fatti come quello di Milano "sono anche il frutto di un clima avvelenato costruito da forze politiche come il Carroccio, che additano gli immigrati a fonte di tutti i mali".

Poi tocca a Veltroni. L’omicidio di Milano dice il leader democratico "è il frutto di un clima pesante, di odio; una tragedia insopportabile per chiunque abbia a cuore il rispetto per le persone e la tolleranza. Un clima difficile che egoismo e indifferenza, le culture che hanno al centro la soddisfazione di desideri individuali, le paure seminate a piene mani verso l’altro da noi hanno contribuito a formare". Per Veltroni, non basta fare piena luce sull’omicidio di Milano, serve anche "una grande e appassionata battaglia culturale e di umanità perchè episodi come questo non debbano ripetersi".

L’intervento del segretario democratico provoca la reazione della Lega, che attacca la "sinistra opportunista", con il vicepresidente dei senatori Lorenzo Bodega, mentre Cota afferma che "l’azione del governo punta a far rispettare le regole a tutti e a dare più sicurezza ai cittadini, proprio quella sicurezza negata da politiche sbagliate del precedente esecutivo". Nessuna replica diretta al Pd, invece, dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, che si limita ad esprimere al questore di Milano "apprezzamento per la tempestiva risposta con cui la Squadra Mobile della Questura, in poche ore, ha assicurato alla giustizia i presunti responsabili del brutale assassinio".

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