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Padre Dmytro, il giro del mondo in cento anni

Ricamatore di icone e studioso, una vita tra Ucraina, Stati Uniti  e Italia. “Che farò da vecchio?”

Roma – 8 ottobre 2010 – Padre Dmytro nel mese di agosto ha varcato la soglia di 100 anni. Nonostante la veneranda età continua a lavorare instancabilmente, non riesce più a ricamare icone come un tempo, ma continua a studiare e a scrivere articoli scientifici. È diventata leggendaria la frase che pronunciò dopo aver compiuto 95 anni: "Che cosa farò nella vecchiaia?".

Il 6 ottobre le ambasciate d’Ucraina e degli Stati Uniti presso la Santa Sede hanno festeggiato padre Blazheovskyj a Roma, dove vive ormai da quarant’anni, con una mostra delle sue icone ricamate e cento rosse.

"Io cammino, appoggiandomi ad un bastone, e spesso sono seduto davanti al computer, per continuare l’opera che ho iniziato a scrivere l’anno scorso. Un libro sulla necessità d’unione del popolo ucraino – dice Padre Dmytro – L’Ucraina d’oggi è debole perché nessuno ha a cuore il Paese. Inutilmente hanno fondato 127 partiti politici, 72 chiese e comunità religiose…”.

Dmytro Blazheyovskyj nacque nel 1910 nel villaggio Vyslik Gorishnij nella regione ucraina della Lemkivshchyna. Nel 1933 da Praga, dove studiava ingegneria elettrica, andò a piedi in pellegrinaggio a Roma e lì entrò nel seminario di San Giosafat. Durante i 12 anni di permanenza a Roma sostenne con tutti gli onori due tesi di dottorato.

Fu inviato come sacerdote negli Stati Uniti, dove in 27 anni (1946 – 1973) fondò tre parrocchie e si occupò della costruzione di chiese ucraine. Nel 1973 tornò a Roma, per dedicarsi alla storia dell’Ucraina e della Chiesa ucraina e alla pedagogia, argomenti da lui trattati in 25 pubblicazioni scientifiche.

Ha cominciato a ricamare a Roma, quando aveva 63 anni. La sua produzione artistica conta oltre 350 icone ricamate e vessilli religiosi, fra quali 300 sono suoi modelli personali. “Ho cominciato per necessità, perché servivano degli arredi per le nostre chiese, poi è diventata una grande passione”.

Oggi le sue icone ricamate si trovano in Francia, in Italia, nella Città del Vaticano, in Brasile, in Germania e in altri paesi. Nel 1999 è stato aperto a Leopoli (viale Chornovola, 2-a) in Ucraina occidentale, un suo personale museo che conserva icone ricamate ed immagini sacre.  Molti suoi estimatori, fra cui anche i lavoratori ucraini migranti, copiano i suoi modelli: i volti dei Santi e la vita di Beati, la sofferenza di Gesù Cristo, le sue parabole, le immagini della Madonna provenienti dalle diverse regioni dell’Ucraina e del mondo, ma anche cosacchi, ed eroi nazionali.

"Padre Dmytro si sveglia all’alba e va a letto a mezzanotte – racconta padre Igor Kovalchuk, un sacerdote che accompagna padre Blazheovskyj. Passa tanto tempo in biblioteca. Lavoro scientifico e ricamo, questa è la vocazione della sua vita ed il suo modo di glorificare Dio. Ama ricamare nel suo "giardino" – sulla terrazza al quinto piano dove coltiva il suo orto: pomodori, cetrioli, peperoni, fagioli, che con gioia condivide con i vicini”.

Il segreto della sua longevità? Il centenario giramondo ne è sicuro: “Il lavoro”.

Marianna Soronevych

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