Si lavorerà di più nelle Questure e negli Sportelli unici per l’immigrazione. Lo prevede l’ennesima ordinanza di protezione civile
Roma – 22 settembre 2008 – Nuovi centri di identificazione ed espulsione, ma anche più straordinari per chi lavora alle pratiche dei flussi, dei ricongiungimenti e dei permessi di soggiorno. Per l’ennesima volta, l’ormai eterna "emergenza clandestini" fa da testa di ponte per venire incontro anche alle esigenze di chi clandestino non è.
Un’ordinanza di protezione civile firmata dal presidente del Consiglio e pubblicata venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale prevede "ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la gestione dell’eccezionale afflusso di cittadini stranieri extracomunitari giunti irregolarmente in Italia".
In effetti, i primi provvedimenti riguardano proprio gli sbarchi. A Mario Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno, vengono infatti dati più poteri per la costruzione, l’ampliamento e la manutenzione dei centri di identificazione ed espulsione (il nuovo nomre dei Cpt), dei centri di prima accoglienza e di quelli per richiedenti asilo.
Vista l’emergenza, questi interventi potranno essere fatti in deroga a diverse leggi e procedure, in modo da assicurarne la tempestività. Per i lavori nei centri, il Dipartimento Immigrazione potrà inoltre utilizzare i mezzi della Protezione civile o dell’Esercito.
L’ordinanza interviene poi sul lavoro della commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale, quindi su quello delle Questure e degli Sportelli Unici per l’immigrazione.
Ecco allora che milleduecentocinquanta, tra uomini e donne che ogni giorno sono alle prese con le domande presentate da cittadini stranieri e aspiranti datori di lavoro, potranno essere autorizzati a fare fino a quaranta ore di straordinario al mese in più rispetto a quanto prevede la normativa vigente. Una piccola spinta per accorciare le attese di centinaia di migliaia di persone che hanno chiesto, ad esempio, il rinnovo del permesso o un ricongiungimento familiare.
Elvio Pasca