Roma, 5 maggio 2025 – Il governo del Portogallo ha comunicato l’intenzione di espellere 18mila migranti irregolari presenti sul territorio nazionale. La notizia è stata confermata dal ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, che ha dichiarato che i primi ordini di espulsione saranno emessi a partire dalla prossima settimana.
Nella prima fase, verrà richiesto a 4.500 persone di lasciare volontariamente il Paese entro 20 giorni. La misura rappresenta una decisa inversione di tendenza rispetto alla politica migratoria del passato e arriva in un momento politicamente molto delicato per il Paese.
Infatti, il 18 maggio si terranno elezioni politiche anticipate, convocate dopo la caduta del governo di minoranza guidato dal primo ministro Luís Montenegro, esponente del centrodestra. Il premier è finito al centro delle critiche per un presunto conflitto di interessi, legato al suo coinvolgimento in una società che lavora con aziende fornitrici dello Stato.
Questa nuova linea dura sull’immigrazione sembra dunque inserirsi in una strategia pre-elettorale volta a rassicurare l’elettorato conservatore e a consolidare il consenso del centrodestra in vista del voto.