Roma, 6 luglio 2016 – La presenza di stranieri in Italia, pari a circa 5 milioni di persone, nel corso del 2015, si conferma ‘stabile’. Da gennaio a dicembre si e’ registrata “una crescita di sole 11 mila unita’” e si sono verificati i “primi cali di numeri di immigrati nel Nord Est, nelle Marche e in Umbria”.
Lo ha sottolineato monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes nel corso della presentazione del Rapporto Immigrazione della Caritas e della Fondazione Migrantes. “La tanto temuta ‘invasione’ che qualcuno paventava con gli sbarchi dello scorso anno – evidenziano gli autori del Rapporto, – non ha praticamente prodotto effetti sulla composizione del panorama migratorio nazionale”.
Al 31 dicembre 2015, gli stranieri residenti sono 5.026.153, contro i 5.014.437 di inizio anno. E rispetto al 1 gennaio 2014, nel 2015 sono aumentati dell’1,9%. L’assenza di vie regolari per l’ingresso in Italia “ha di fatto congelato il nostro Paese su numeri che vedono un’incidenza degli stranieri sulla popolazione totale di poco superiore all’8% e con caratteristiche che sono assimilabili al recente passato, eccezion fatta per la cittadinanza le cui acquisizioni sono in forte aumento nel 2014: +29% (129.887)”. Tra le nazionalita’ che l’hanno ottenuta prevalgono la marocchina (22,3%) e l’albanese (16,4%), due nazionalita’ tra quelle presenti da piu’ tempo nel nostro Paese.