in

Profughi. Boldrini: “Nessun Paese può chiamarsi fuori, assistere e accogliere”

La presidente della Camera incontra Filippo Grandi, il nuovo Alto Commissario per i Rifugiati. “Una nomina di cui andiamo orgogliosi”

 

 

Roma – 1 dicembre 2015 – “Mai come in questo momento è necessario che le istituzioni nazionali ed europee e le agenzie umanitarie lavorino assieme per prestare assistenza ed accogliere in maniera dignitosa chi fugge da guerre, violenze e persecuzioni”.

Così la presidente della Camera Laura Boldrini, che ieri pomeriggio ha ricevuto Filippo Grandi, Alto Commissario designato delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Nessun Paese può  chiamarsi fuori – ha aggiunto – e ritenere che la questione delle migrazioni non lo tocchi. Nessun Paese, oggi, puo’ pensare di agire da solo per gestire questo fenomeno epocale, né di venir meno ai propri obblighi, sanciti dal diritto internazionale”. 

L’arrivo di Grandi a vertice dell’Unhcr, ha sottolinato Boldrini, “è una nomina di cui, come italiani, dobbiamo essere orgogliosi. L‘Italia torna ad occupare una posizione di vertice nel sistema delle Nazioni Unite, ma, soprattutto, ha saputo fare squadra per sostenere il miglior candidato alla guida dell’UNHCR in un momento cruciale come quello attuale, in cui la comunita’ internazionale si trova ad affrontare la più grave crisi dei rifugiati dalla fine della Seconda Guerra mondiale”.

Grandi ieri è stato ricevuto anche al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Senato dal presidente Pietro Grasso. 

“La nomina di Filippo Grandi – ha dichiarato Grasso  – rappresenta il riconoscimento di una lunga carriera spesa per i rifugiati e insieme del ruolo di prima linea del nostro Paese, in un momento di crisi gravissima a livello internazionale, con l’impegno straordinario di tutti coloro – istituzioni, volontariato, moltissimi cittadini – che sono direttamente coinvolti nell’accoglienza delle persone in fuga dai conflitti e dalle persecuzioni””.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

L’arte di Nicoleta, pennello e colori per case da favola

Razzismo. E Rosa Parks dal sedile di un autobus gridò che siamo tutti uguali