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Profughi. Gentiloni: “Accoglienza sia europea o l’Ue perderà la sua anima”

Il ministro degli Esteri torno a invocare “condivisione”. “Oggi egoismi e decisioni in ordine sparso, a rischio la libertà di circolazione delle persone”

 

Roma – 24 agosto 2015 – “Sull’immigrazione l’Europa rischia di dare il peggio di sé tra egoismi, decisioni in ordine sparso e polemiche fra Stati membri. Sono preoccupato. Oggi è su questo che l’Europa o ritrova la sua anima o la perde davvero”.

Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un’intervista rilasciata ieri al Messaggero. Il capo della diplomazia italiana chiede più condivisione, anche modificano il regolamento di Dublino che prevede che sia il Paese di primo ingresso a farsi carico dei richiedenti asilo. 

“La mancanza di condivisione – sottolinea Gentilloni – è il macigno che rischia di far scricchiolare l’Europa stessa. Sembra quasi che non ci sia consapevolezza delle caratteristiche della nuova immigrazione: i numeri; le difficolta’ di distinguere motivazioni di guerra, politiche, economiche; la forza crescente delle organizzazioni di trafficanti.”

“La Commissione – ricorda il ministro degli Esteri – ha provato a lanciare un’agenda comune, sulla scia del vertice straordinario promosso dall’Italia, ma ora quell’agenda va rilanciata”. È a rischio “uno dei pilastri fondamentali dell’Unione europea: la liberta’ di circolazione delle persone”. “Le regole dell’accoglienza – sostiene Gentiloni – devono essere europeizzate”. 

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