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Profughi. Renzi: “Non possiamo tenerli per strada o nelle stazioni”

“Continuiamo a investire in Africa, aiutiamoli davvero a casa loro. L’omicidio di Emmanuel? L’odio fa impressione, dovremmo riconoscerci di più come comunità”

 

Roma -12 luglio 2016 – “Questa vicenda mi ha colpito al cuore. L’odio fa impressione”.

Così Matteo Renzi parlando dell’omicidio di Fermo in un’intervista al Corriere della Sera. 

“Non credo – aggiunge però il premier – che trent’anni fa fosse diverso, quando mio padre andava all’università si sparava e quando ci andavo io venivano uccisi i magistrati. È che dovremmo riconoscerci di più come comunità“.

“Intendiamoci – sottolinea Renzi – non è colpa della politica se uno prende un coltello o spara, ma se tutti facciamo uno sforzo per tenere più alto il livello male non facciamo”

Parlando dei migranti e profughi sbarcati in Italia, il presidente del Consiglio ribadisce: “Non credo al nesso immigrazione uguale terrorismo. Chi arriva con il barcone scappa, non viene qui per compiere attentati”.

“Detto questo – aggiunge – dobbiamo continuare ad investire in Africa, aiutarli — ma davvero — a casa loro. Nell’immediato quelli che sono arrivati non li possiamo tenere per la strada o nelle stazioni, non possono passare il tempo ad aspettare che arrivi qualcosa. Il cittadino che li vede bighellonare non è felice e non ha tutti i torti”.

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