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Profughi. Renzi: “L’Italia continuerà a salvarli nel Mediterraneo”

Il premier a Nairobi: "Qualcuno criticca questo approccio, peerchè invoglierebbe a partire. Ma chi fugge dall'Eritrea non segue il diattito politico italiano…"

 
Roma – 15 luglio 2015 – "Continueremo a salvare vite umane perchè crediamo in certi valori e io rappresento i valori in cui crede il mio Paese". 
 
Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che stamattina ha parlato anche delle sfide dell’immigrazione agli studenti dell’università di Nairobi, in Kenia. 
 
"Nel mio Paese – ha detto il premier – ci sono molte polemiche per il nostro approccio in materia di immigrazione e se ne discute molto anche in Europa. Ci sono persone che considerano un errore continuare con questo approccio nel mediterraneo, perché si dice che in questo modo le persone continueranno a rischiare la loro vita in mare”. 
 
“Ma le persone che decidono di lasciare l'Eritrea –  ha sottolineato Renzi – non seguono il dibattito politico italiano: sono in fuga". 
 
Lo scorso aprile, nell’università di Nairobi, i terroristi fecero una strage costata la vita a 150 persone. Il presidente del Consiglio ha parlato anche di loro. 
 
“Hanno una strategia chiara, scelgono gli obiettivi come messaggio. In Francia un luogo di liberta', un giornale, in Belgio una sinagoga, luogo di valore religioso, in Tunisa un luogo di cultura, in Pakistan una piccola scuola, e la decisione di attaccare un'università nel vostro Paese è un messaggio per ogni cittadino del mondo. Tutti sono attaccati quando viene attaccata un'università".
 
"Se attaccano i nostri valori – ha aggiunto Renzi –  la nostra risposta sara' molto forte: investiremo nella nostra cultura e nel nostro futuro. Non cammineremo mai nel buio, risponderemo con la luce del dialogo e della tolleranza. Questa e' la nostra risposta politica,  ma la risposta migliore dipende dalla vostra vita". 
 
 
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