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Protesta contro il progetto del Cpr nel Golfo Dianese: Diano Castello si ribella

Roma, 28 aprile 2024 – Nella pittoresca cornice del Golfo Dianese, un’ondata di protesta ha travolto l’aria serena mentre centinaia di persone si sono radunate davanti all’ex caserma Camandone a Diano Castello, Imperia. Il motivo della mobilitazione? Il progetto del primo Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) in Liguria, una decisione che ha scatenato l’indignazione degli abitanti locali.

Il comitato ‘No al Cpr nel Golfo Dianese’ ha guidato la protesta, con il sostegno non solo dei sindaci e degli amministratori locali, ma anche di rappresentanti di categoria e semplici cittadini, tutti uniti nel respingere l’idea di trasformare l’ex presidio militare in una struttura per i migranti irregolari.

Il sindaco di Diano Castello, Romano Damonte, ha espresso fermezza nel respingere il progetto, ribadendo che la comunità locale non accetterà il Cpr nel loro territorio. Le parole del sindaco riflettono la frustrazione di una comunità che si sente tradita dalle autorità, dopo che il Ministero dell’Interno ha individuato l’ex caserma come una possibile sede per la struttura.

La mobilitazione ha suscitato un forte dibattito sulle reali implicazioni del progetto. Il sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, ha sottolineato le diverse ragioni di opposizione, che vanno dalla questione tecnica a quella urbanistica e viabilistica. Al di là dei dettagli, il nocciolo della questione risiede nell’impatto negativo che il Cpr potrebbe avere sull’economia locale e sull’immagine della regione, minacciando le strutture turistiche e la reputazione del Golfo Dianese come destinazione accogliente e ospitale.

Anche il segretario provinciale imperiese del Partito Democratico, Cristian Quesada, ha criticato aspramente il progetto, evidenziando la mancanza di chiarezza da parte delle autorità regionali. La sua osservazione sul presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, solleva dubbi sulle reali intenzioni dietro il progetto, suggerendo una potenziale discrepanza tra le parole pronunciate e le azioni intraprese.

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