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“Cittadinanza ai calciatori stranieri per salvare la Nazionale”

La proposta del presidente della Figc Giancarlo Abete. "Mancano giocatori italiani di qualità"

Roma – 22 giugno 2010 -Dare la cittadinanza italiana a qualche calciatore straniero per alzare il livello della nostra Nazionale.  È la ricetta (o la provocazione?) del presidente della Federazione Italia Gioco Calcio (Figc), Giancarlo Abete, di fronte alle prime due deludenti prestazioni degli Azzurri ai Mondiali in Sudafrica.

“Vedo invece un problema di qualità complessiva su cui si dovrà riflettere dopo il Mondiale: se non abbiamo più giocatori nelle classifiche internazionali come il Pallone d’Oro e se l’Under 21 ha difficoltà a qualificarsi per gli Europei significa che nel nostro calcio c’è un problema complessivo di ricambi” dice Abete in un’intervista pubblicata oggi da la Stampa.  Si è ristretta –aggiunge –  la base dalla quale attingere giocatori di qualità”.

“Dopo il disastro del ’66 contro la Corea, -ricorda – si chiusero le frontiere così che le società dovevano puntare sugli italiani. Io una cosa del genere non la potrei fare, anche se volessi. Ci sono le normative europee, inoltre se i nostri club devono essere competitivi a livello internazionale non si può limitarli rispetto alla concorrenza” spiega il presidente della Figc.

Ma c’è una cosa che si potrebbe fare immediatamente per dare linfa alla prossima Nazionale? Chiede l’intervistatore. “Magari dare la nazionalità a qualche extracomunitario” risponde Abete, secondo il quale però “la partita vera si gioca convincendo i club, non soltanto quelli di Lega Pro, a favorire gli italiani insistendo sugli incentivi”.

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