Maroni: "Un CIE in ogni Regione, due in quelle più grandi". Ma non dice i siti: "Dopo le elezioni"
Roma – 24 marzo 2010 – Entro quest’anno , il governo vuole aprile dieci nuovi centri di identificazione e espulsione. Lo ha confermato il ministro dell’Interno Roberto Maroni incontrando i giornalisti a Brescia.
"Il nostro obiettivo e’ di avere un Cie per ogni regione e di averne due nelle regioni particolarmente grandi come la Lombardia" ha spiegato Maroni. La lista dei siti sarebber già pronta, ma con le elezioni regionali e amministrative alle porte il ministro preferisce non entrare nei particolari.
"Stiamo già identificando i luoghi che potranno ospitare i Cie e dopo le elezioni -ha spiegato – parleremo con gli Enti locali coinvolti, con i Comuni e con le Provincia, perchè vogliamo che tutte le scelte siano condivise. Saranno luoghi lontani dai centri abitati e all’interno dei sedimi aeroportuali".
Maroni poi ha snocciolato l’usuale campionario di dati. "La nostra politica della sicurezza ha portato a una diminuzione di tutti i reati nel 2009 del 10% rispetto all’anno precedente e del 30% delle rapine in banca, nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. Per il primo anno nel 2009 sono diminuiti i reati compiuti dagli extracomunitari, questo perchè sono diminuiti i flussi di entrata dei clandestini. A Lampedusa nel 2008 erano arrivate 37 mila persone mentre nel 2009 sono scese a 3.000 -ha osservato – con una diminuzione del 90%".
"L’obiettivo -ha proseguito il ministro- per il 2010 e’ arrivare a zero. Nel Cie di Lampedusa c’e’ solo una persona, la tengo li’ per non doverlo chiudere, ma tutti i giorni mi chiede di essere trasferita. Accanto alla politica sull’arrivo dei clandestini c’e’ quella che riguarda le espulsioni che sono aumentate e che devono aumentare ancora e per questo abbiamo intenzione di aumentare il numero dei Cie".