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Ramadan: arrivano imam e “consigliere” dal Marocco

Affiancheranno i fedeli nelle moschee. Sbai: "Iniziativa contro l’ estremismo" Roma – 27 agosto 2008 – In occasione del Ramadan, che inizierà la prossima settimana, arriveranno in Italia una trentina di imam dal Marocco. Ad accompagnarli, anche alcune "mourchidat", donne che rivestono il ruolo di consigliere spirituali.

Imam e mourchidat  affiancheranno nelle moschee della penisola i fedeli musulmani, impegnati nelle preghiere del mese sacro di digiuno. L’iniziativa, precisa la deputata dpl Souad Sbai, è stata  promossa dal governo marocchino in accordo con il nostro esecutivo, e vuole evitare che i riti siano gestiti da imam impreparati o estremisti.

"Alcuni imam, forse sei o sette – dice Sbai, che è anche presidente dell’associazione delle donne marocchine in Italia – erano già venuti l’anno scorso ed erano stati accolti con entusiasmo. Ma la novità di quest’anno è proprio che, oltre ad essere più numeroso, il gruppo di imam è accompagnato anche da donne, cioé dalle Mourchidat".

Da alcuni anni il Marocco ha cominciato a formare Mourchidat e ad affiancarle agli imam, senza però dare loro la possibilità di guidare la preghiera. Un’innovazione introdotta e sostenuta dal re Mohammad VI anche con l’intento di arginare l’estremismo.

Ed è proprio "contro l’estremismo e la violenza" che, riferisce ancora Sbai, il governo marocchino ha voluto "esportare" i suoi iman per il Ramadan non solo in Italia ma anche in altri paesi europei come l’Olanda, il Belgio e la Spagna.  Le spese di soggiorno di imam e mourchidat saranno a carico del Marocco.

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