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Donald Trump: “Cacceremo tre milioni di criminali irregolari”

Non è chiaro però cosa farà con tutti gli altri immigrati senza permesso di soggiorno: “Vedremo dopo aver messo in sicurezza il confine”. Il muro col Messico? In parte sarà una rete

 

 

Roma, 14 novembre 2016 – “Quello che faremo e’ prendere la gente che ha problemi di criminalita’, con la fedina penale sporca. C’e’ tanta gente cosi’, probabilmente due milioni, potrebbero essere pure tre milioni. Li manderemo fuori dal Paese e li manderemo in prigione”.

È a promessa agli americani del presidente eletto Donald Trump, ribadita nel corso di un’intervista al programma 60 Minutes. Meno chiaro il suo programma sugli immigrati irregolari che non hanno altri problemi con la legge e che col loro lavoro contirbuiscono all’economia americana. “Una volta messo in sicurezza il confine e quando tutto sara’ normalizzato, decideremo sulla gente di cui state parlando, che e’ gente meravigliosa”.

Rimane in piedi anche un altro cavallo di battaglia di Trump in campagna elettorale: il muro da costruire al confine con il Messico, che il neo presidente vorrebbe far pagare alle autorità messicane. Il progetto si ridimensiona, visto che il nuovo presidente ha aperto all’opzione di sostituirlo in parte con una rete, come chiesto da una mozione repubblicana. 

Intanto non si fermano le proteste per il risultato delle elezioni. A Portland, secondo quanto annunciato ieri mattina dalla polizia, 19 persone sono state arrestate durante una manifestazione contro Trump. “No all’America razzista”, “Donald Trump se ne deve andare”, hanno urlato i manifestanti per le strade di Chicago, dove i partecipanti al corteo hanno offerto la loro solidarieta’ alle minoranze attaccate dal presidente eletto. 

Se a Los Angeles (sud-ovest), i manifestati sono stati piu’ di 10.000, a New York almeno 100.000 persone hanno sfilato per la Fifth Avenue, fino a raggiungere la Trump Tower. “Voglio un presidente che unisce, che non divide la gente”, ha spiegato Nadia Sisneros, 29enne di origine messicana, venuta a manifestare contro l’elezione del magnate repubblicano.

Il regista Michael Moore, criticato da Trump, e’ entrato nella Trump Tower per tentare – vanamente – di incontrare il presidente eletto. Quest’ultimo ha ricevuto invece Nigel Farage, leader britannico del partito eurofobico e anti-immigrati Ukip. “Sono convinto che sara’ un buon presidente. E’ un uomo con cui noi possiamo fare affari”, ha dichiarato.

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