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Reato di clandestinità. La Lega Nord ci riprova, no della Camera

Bocciato un emendamento leghista per reintrodurre il reato. Fedriga: “Maggioranza pro-clandestini, complice dell’invasione”

 

 

Roma – 17 settembre 2015- La Lega Nord non si rassegna. Chi entra e rimane irregolarmente in Italia deve essere un criminale. 

Il reato di clandestinità, tecnicamente, esiste ancora. Nel 2014 il Parlamento ha deciso che va eliminato, ma manca il decreto del governo che renda operativa questa decisione. Intanto, però, il partito di Matteo Salvini tenta una marcia indietro. 

È successo anche in questi giorni, con un emendamento leghista al ddl di riforma penale, all’esame della Camera. Prevedeva, di fatto, la reintroduzione del reato di clandestinità, ma, votato ieri, non è passato: 361 voti contrari, 48 favorevoli.

“La maggioranza pro-clandestini salva ancora una volta gli immigrati irregolari” ha commentato il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Fedriga. “La Direttiva europea rimpatri del 2008 impone che ci sia un reato specifico per poter procedere alle espulsioni. No reato, no espulsioni. Chiunque abbia votato contro al nostro emendamento vuole quindi i clandestini a casa ed e’ complice e responsabile dell‘invasione“.

 

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