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Reddito di cittadinanza, a Livorno è anche per immigrati

 I cittadini extraue devono però avere la carta di soggiorno. Il bando del Comune “in attesa che Governo e Parlamento nazionale si diano una mossa”

Livorno – 23 dicembre 2015   – Cinquecento euro al mese, per sei mesi, ai disoccupati. In cambio dovranno però svolgere lavori socialmente utili o partecipare a progetti a favore della collettività e garantire, se hanno figli, che questi frequentino la scuola. 

È il “reddito di cittadinanza locale” varato dal Comune di Livorno “in attesa che Governo e Parlamento nazionale si diano una mossa” spiega Ina Dhimgjini, assessore alle politiche sociali della giunta guidata dal sindaco Filippo Nogarin (M5S). Una misura, si legge nella delibera che l’ha istituita, “a favore di coloro che si trovano temporaneamente in condizioni tali da non poter far fronte al proprio mantenimento e a quello della propria famiglia; svolge la duplice funzione di integrazione al reddito e di prevenzione sociale”. 

Il bando pubblicato sul sito del Comune (domande entro il 15 gennaio 2016) è aperto a cittadini italiani, comunitari ed extraue. Questi ultimi devono però essere titolari della carta di soggiorno (permesso Ue per lungosoggiornanti) e non di un semplice permesso per lavoro, come invece prevedono le norme  Ue sulla parità di accesso alle prestazioni sociali. A tutti è inoltre richiesto di essere residenti a Livorno da almeno 5 anni ed avere dai 35 anni all’età pensionabile. 

Gli altri requisiti sono quelli che dimostrano di essere in difficoltà economiche. Dalla disoccupazione, con iscrizione al centro per l’Impiego, a un Isee non superiore a 6530 euro. Inoltre, non bisogna avere una seconda casa o macchine di grosse dimensioni, né abitare in residenze di lusso.  Potrà beneficiare del reddito di cittadinanza solo un componente per ogni famiglia. 

Stranieriinitalia.it

 

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