Ultimi sette giorni per inviare le richieste. I pensionati dell’Anap: "Con questi requisiti resta il sommerso" Roma -24 settembre 2009 – Meno sette giorni alla fine della regolarizzazione di colf e badanti. Fino a ieri pomeriggio erano state presentate 160mila domande, mentre i moduli attivati erano 210mila. Milano e Roma rimangono le province con più domande, ucraini, marocchini e moldavi i lavoratori più richiesti.
Si viaggia ormai a una media superiore ai diecimila invii al giorno e ci si aspetta un’ulteriore impennata da qui al 30 settembre. Dovrebbero infatti arrivare anche le domande degli incerti, quelli che hanno aspettato per dare il via alla procedura, magari perché aspettavano chiarimenti o perché volevano procrastinare il più possibile il pagamento dei 500 euro di contributi forfetari.
Si moltiplicano, intanto, le richieste di correttivi, che rendano un po’ meno rigidi i paletti imposti a questa regolarizzazione. L’ultima, in ordine di tempo, arriva dall’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) di Confartigianato.
“Di frequente accade che una badante, o ancor più spesso una colf, divida la propria prestazione con più famiglie e raggiunga le 20 ore solo grazie al servizio svolto presso più datori di lavoro. La legge, per ora, non le consente di mettersi in regola. Ma così resta una quota di lavoro sommerso e clandestinità" dice Enzo Ciccarelli, presidente nazionale dell’Anap.
L’Anap sta assistendo i suoi iscritti nella compilazione delle domande, ma, spiega Ciccarelli, “molte badanti non possiedono le condizioni per chiedere la regolarizzazione: ciò non dipende né da loro, né dalla cattiva volontà dei loro datori di lavoro. Se dovesse accadere che badanti e colf non riuscissero ad essere regolarizzate in modo diffuso, e fossero espulse, si acuirebbe l’emergenza derivante da un già carente supporto, nel nostro Paese, di assistenza domiciliare, case di riposo e comunità alloggio".
EP