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Riforma cittadinanza, il Pdl frena

Cicchitto: "Non possiamo rompere con la Lega".  Borghezio (Lega): "No a schieramento trasversale superbuonista"

Roma – 24 settembre 2009 – La proposta bipartisan per riformare la legge sulla cittadinanza non entusiasma lo Stato maggiore del Popolo delle Libertà, preoccupato di tenere buoni i rapporti con la Lega Nord.

Ieri dal presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto è arrivato un messaggio nemmeno troppo velato ai venti colleghi di partito che hanno firmato il testo di Sarubbi e Ganata. “Non possiamo rovesciare le alleanze su un tema così delicato come la cittadinanza aderendo ad un disegno di legge presentato d’intesa con esponenti dell’opposizione e in rottura con la Lega” ha detto Cicchitto.

“D’altra parte – ha aggiunto l’esponente Pdl – su temi così delicati come la cittadinanza, l’immigrazione, devono far testo il programma elettorale e il programma di governo. In ogni caso è evidente che su questo come su altri temi e’ indispensabile che si pronuncino gli organismi dirigenti del Pdl dopo un dibattito aperto e sereno”.

In realtà, il programma di governo nulla dice sulla cittadinanza. Ma se l’obiettivo è non far arrabbiare la Lega nord, è difficile che dai piani alti del Pdl arrivino ordini di scuderia a favore della riforma.

La linea del Carroccio è stata ribadita ieri dall’europarlamentare Mario Borghezio, secondo il quale “si sta saldando uno schieramento trasversale superbuonista (e superipocrita) in appoggio all’ennesima proposta volta ad allargare vieppiù i diritti degli immigrati extracomunitari. Ovviamente, contro la Lega e la sua linea ferma e coerente anche in tema di cittadinanza”.

“Peccato per loro, – ha aggiunto Borghezio – perchè il Paese profondo è tutto dalla parte giusta, la nostra, e cioè è a favore di una politica che stabilisca regole dure e severe in tema di immigrati, ai quali uno Stato serio deve saper presentare un quadro rigoroso di doveri, prima che di diritti”.

EP

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