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Regolarizzazione: “Senza correttivi sarà un fiasco”

Interrogazione dei radicali in Senato. "Via il reddito minimo per le colf"

Roma – 15 settembre 2009 – Le difficolta’ dei datori di lavoro nel presentare le domande di regolarizzazione di colf e badanti, sono l’oggetto di un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno dai senatori radicali eletti nel Pd (Emma Bonino, Marco Perduca e Donatella Poretti) nella quale chiedono "interventi immediatamente esecutivi allo scopo di rivedere i criteri finanziari e di agevolare le procedure burocratiche in previsione del termine stringente del 30 settembre prossimo".


I senatori radicali, si legge in un comunicato, chiedono, in particolare, di "ridurre il parametro relativo al reddito minimo -ovvero abolirlo – considerato che quello dei 20 mila euro rappresenta un ostacolo troppo alto per gran parte dei cittadini in tempi di crisi economica – solo in Lombardia e Lazio si dichiarano redditi medi superiori ai 20.000 euro annui”.

Si dovrebbero inoltre “snellire le procedure online per renderle più fruibili anche da parte di quelle centinaia di migliaia di datori di lavoro – soprattutto i cittadini più anziani – che non hanno dimestichezza con Internet oppure di prevedere, in alternativa, la possibilità di presentare le domande per iscritto presso sportelli appositamente predisposti”.

"Per un governo che rivendica continuamente di essere "vicino alla gente", le condizioni di partenza e le procedure messe in atto denotano di tutta evidenza una smaccata mancanza di conoscenza della realta’ del paese -ha concluso la vice presidente del Senato, Emma Bonino – per questo chiediamo subito delle misure correttive per evitare quello che rischia di trasformarsi in un fiasco".

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