Il premier: “Gli sbarchi sono linea col passato e grazie al nuovo governo in Libia e alla tregua in Siria diminuiranno. Vienna non usi il Brennero per dare messaggi di politica interna”
Roma – 15 aprile 2016 – “Basta allarmi, non è un’ invasione“. Quello degli sbarchi è un problema, ma non è più grande che in passato e ci sono le condizioni perché i flussi diminuiscano. Intanto bisogna impegnarsi “ a far finire le guerre e a creare sviluppo in Africa”. Quanto al Brennero, l’Italia non permetterà che l’Austria violi le regole europee.
È la sintesi di una lunga riflessione dedicata all’immigrazione dal presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine del Consiglio dei Ministri di oggi.
“Sull’immigrazione – ha detto – si passa del silenzio di tomba agli allarmi esasperati, ma qual è la realtà? Io credo che finalmente si è compreso che occorre una strategia a monte, che non bastano soluzioni spot e quindi è fondamentale intervenire sui Paesi d’Origine rimuovendo le cause di conflitti. Oggi stiamo meglio di qualche mese fa perché finalmente c’è una tregua in Siria, anche se fragile, e c’è un governo in Libia che è finalmente arrivato a tripoli, anche se tra mille difficoltà”.
A fronte di questo quadro, c’è però secondo il premier “un dibatto tutto interno nostro dove per un mese non se ne parla più e all’improvviso sembra che ci sia un’invasione in corso. Non è così. C’è un problema che riguarda anche il nostro Paese, ma non è un problema particolarmente più grave di qualche anno fa”.
Renzi ha citato i dati del 2014, quando dal 1 gennaio al 14 aprile sbarcarono in Italia 20.765 persone, e li ha confrontati i 23.700 arrivati quest’anno. “Sono poco meno di tremila in più, un dato che va seguito con attenzione, ma non siamo in presenza di quella che viene definita un’invasione”.
“È un grande problema da affrontare – ha aggiunto – e abbiamo le idee chiare su come farlo, chiediamo all’Ue di farsi portatrice di una strategia a partire dagli aiuti nei Paesi africani e dagli interventi in Africa per bloccare i viaggi della morte”. “Ora in Libia possiamo lavorare con un governo, e non contiamo solo di rallentare il flusso, ma anche di offrire a chi sta in Africa l’occasione di essere davvero aiutato a non rischiare la vita con gli scafisti schiavisti”.
Il messaggio “agli italiani” è quindi “buon senso, prudenza, ragionevolezza” .
Quando al Brennero e alla barriera che l’Austria minaccia di voler costruire per bloccare migranti e profughi in arrivo dall’Italia, Renzi ha avuto parole piuttosto dure
“Il Brennero è un luogo di lavoro per migliaia di aziende del Nord Est italiano ed è un simbolo importante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e siamo fiduciosi che il problema dell’immigrazione sarà ridotto nei prossimi mesi, ma non faremo finta di niente se qualcuno vorrà violare le regole europee. Perché l’amicizia è un grande valore, ma il rispetto delle regole è condizione dell’ amicizia”.
“Se qualcuno- ammonisce il premier riferendosi al governo austriaco – ha da dare messaggi di politica interna per comprensibili ragioni politiche nazionali, noi lo rispettiamo. Il Brennero però è un simbolo troppo importante nella storia di questa Italia per divenire oggetto di competizione all’interno di singole vicende nazionali. Quindi richiameremo tutti i Paesi, a cominciare dai nostri paesi amici alleati, al rispetto delle regole europee”.