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Rimesse. Frattini: “Abbattere i costi”

Il Ministro degli Esteri al vertice Onu contro la povertà: “basta aiuti senza verificare il risultato”

Roma – 23 settembre 2010- Italia e Usa sulla stessa linea di pensiero nella lotta alla povertà e sulle nuove misure economiche negli aiuti.
 
Ieri al vertice Onu contro la povertà, svoltosi a New York, era presente anche il Ministro degli Esteri Franco Frattini che ha confermato la stessa linea d’azione promossa da Obama, volta a rendere più efficaci e concreti gli aiuti ma limitando drasticamente gli sprechi.
 
Secondo Frattini  “Esiste una difficoltà a convogliare gli aiuti, non ci si può più permettere di stanziare risorse e non controllare dove vanno a finire, l’efficacia degli aiuti è qualcosa su cui bisogna concentrarsi".
 
Per il ministro è opportuno che gli aiuti diventino più produttivi, evitando di utilizzare donazioni fini a se stessi,  ”bisogna cambiare il rapporto donatore-ricevente in un’ottica di investimenti" ha sottolineato Frattini.
 
L’analisi del titolare della Farnesina prevede un’ indispensabile una revisione negli aiuti, in quando non si è più in grado di sostenere una grande distribuzione di risorse senza controllarne il risultato. 
 
Una seconda linea di intervento, secondo Frattini, riguarda la possibilità  di adottare misure che favoriscano lo sviluppo locale, coinvolgendo anche il settore privato. L’Italia ha fatto una proposta: dimezzare il costo delle rimesse degli emigrati che pagano oggi commissioni anche del 10%. “Se questo costo fosse dimezzato entro cinque anni arriverebbero ai paesi in via di sviluppo, ogni anno, 15 miliardi di dollari in più”, ha concluso il Ministro Frattini.
 
Secondo l’ultima rilevazione di Eurostat, nel 2008 gli immigrati hanno inviato dall’Italia nei loro Paesi di origine circa 6,4 miliardi di euro. Una somma pari al 20% delle rimesse partite dall’Unione europea.
 
Marco Iorio
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