Il sindaco Alemanno: "Fatto gravissimo, aiuteremo la donna" ROMA, 16 maggio 2008 – Una donna romena di 38 anni, dipendente di una cooperativa di servizi e addetta alle pulizie, é stata aggredita e stuprata in call center nei pressi di piazza Vescovio, una zona semicentrale di Roma, dal convivente della responsabile del call center, un italiano di 39 anni, arrestato dalla polizia poco dopo.
Sulla vicenda, che si inserisce nel momento "caldo" dei rapporti tra i romani e gli immigrati romeni, è intervenuto il sindaco della Capitale Gianni Alemanno che ha assicurato l’ intervento del Comune per aiutare la ragazza.
"Si tratta di un fatto gravissimo – ha detto – che dimostra come la violenza non abbia nazionalità. In questo caso, infatti, una ragazza romena è stata aggredita da un italiano". Lo stupro è avvenuto nella prime ore della mattinata di mercoledì. La donna aveva appena cominciato a fare le pulizie del locale quando è stata aggredita alle spalle dall’ uomo che, minacciandola con un taglierino, l’ha costretta a subire violenza sessuale.
La romena è sposata con un connazionale, che lavora come manovale. La coppia è in Italia da circa due anni, e ha due figli adolescenti che vivono in Romania. La donna da circa un anno è alle dipendenze della ditta di pulizie e svolgeva il suo lavoro oltre che al call center, anche nell’abitazione del suo violentatore. L’uomo, a quanto si è appreso dalla polizia, era sempre stato galante nei suoi confronti, ma mercoledì mattina, per la prima volta, ha tentato un approccio. La donna lo ha rifiutato spiegandogli che era sposata, ma l’uomo ha sostenuto che gli italiani sono soliti avere molte donne perché "di una sola si stancano" e che, quindi, non c’erano problemi. Ma non essendo riuscito a convincerla, ha estratto un coltello e l’ ha minacciata obbligandola a subire la violenza sessuale. Subito dopo la donna ha chiesto aiuto ad alcune persone di un vicino bar che hanno chiamato il 113. Sono arrivate le volanti e gli investigatori della IV sezione della squadra mobile, diretti da Silvia Franzé, hanno rintracciato l’ uomo, che ora è in carcere.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha detto che il Campidoglio "si attiverà immediatamente per aiutare la ragazza romena violentata nel call center. Mi auguro che la pena sia esemplare. Valuteremo nelle prossime ore in che modo sarà possibile aiutarla". Riccardo Milana, coordinatore romano del Partito Democratico, ha criticato "il vergognoso silenzio di quanti, di fronte a vicende analoghe che hanno visto vittime donne italiane e carnefici uomini stranieri, hanno espresso giudizi e ferme condanne, ovviamente giuste e condivise da tutti. Sarebbe stato auspicabile, anche in questo caso, un comportamento analogo. La violenza, in special modo quella tra le più infami che vede come vittime le donne, non può e non deve essere oggetto di discriminazioni".