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Sacconi: “Per cittadinanza criterio qualitativo non cronologico”

"La cittadinanza sia un punto di arrivo" Roma, 25 novembre 2009 – La cittadinanza italiana dovrebbe essere concessa in base a "un criterio qualitativo e valutativo e non cronologico quantitativo come avviene oggi". A rilanciare il tema della cittadinanza, in materia di immigrazione, è stato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, durante una conferenza stampa successiva al bilaterale con il ministro spagnolo al Lavoro e all’Immigrazione Celestino Gorbacho, presso il ministero del Lavoro a via Veneto.

Secondo Sacconi, infatti, che aveva gia’ parlato di cittadinanza a punti, a valutare il diritto di cittadinanza di una persona, e quindi a determinare un maggiore e minore punteggio nella valutazione da parte dello Stato di accoglienza, potranno essere alcuni criteri come "la conoscenza della lingua italiana, la conoscenza della Costituzione e anche la capacita’ autoimprenditoriale".

"Ho ipotizzato che la cittadinanza – ha spiegato Sacconi – sia un punto di arrivo, una conquista per una persona che abbia una determinazione e una coerenza nel desiderare di appartenere alla nostra comunita’ nazionale". Il ministro ha sottolineato che per ora si tratta di una "ipotesi di lavoro aperta la quale non ha incontrato opposizioni pregiudiziali ma anche adesioni, e questo mi fa piacere", ha sottolineato.

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