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Se dallo spot scompare l’uomo di colore

La Microsoft polacca taglia la testa a un testimonial dai tratti afro. Razzismo o marketing?

Roma – 26 agosto 2009 – Date un’occhiata alle immagini qui sotto, che pubblicizzano le soluzioni business della Microsoft. La prima è apparsa sul sito americano del colosso dell’informatica, la seconda su quello polacco.

La differenza? In Polonia, Paese meno multietnico degli Usa, qualcuno avrà pensato che un viso dai tratti africani non poteva funzionare, e lo ha sostituito con un volto caucasico. Dimenticandosi però di intervenire anche sulle mani, che continuano ad essere quelle di una persona di colore.

Il pasticciato fotoritocco è stato notato da molti internauti e sta facendo il giro dei blog, dove abbondano le accuse di razzismo contro il gigante del software. Microsoft è corsa ai ripari rimuovendo la versione polacca, si è scusata per la gaffe e assicura che sta cercando i responsabili.

“Non mi sembra un caso di razzismo, ma di marketing. Le persone di colore in Polonia sono relativamente poche, sarebbe stato difficile far identificare un cliente con le immagini della campagna americana. Certo era meglio scattare un’altra fotografia…” commenta Danuta Wojtaszczyk, caporedattrice del quindicinale per i polacchi in Italia Nasz Swiat.

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