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Seconde Generazioni. Da oggi a Napoli la cittadinanza onoraria

Consegnati i primi attestati, mentre una nuova delibera equipara gli immigrati e i loro figli agli italiani per l’accesso ai servizi comunali. Il sindaco De Magristris: “Facciamo vivere l’articolo 3 della Costituzione”

Napoli – 15 gennaio 2013 –  Oggi la consegna degli attestati di cittadinanza italiana onoraria ai figli di immigrati nati in Italia e  residenti a Napoli, domani la 'carta dei diritti' per equiparare  l'accesso ai servizi degli immigrati a quella degli italiani.  

Napoli  compie "un bel passo in avanti sui diritti civili e costituzionali",  ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris che questa mattina ha  consegnato i primi attestati di cittadinanza italiana ai ragazzi nati sul territorio italiano e residenti a Napoli. Un effetto della  delibera presentata dalla vicepresidente del Consiglio comunale Elena  Coccia e approvata all'unanimita' dal Consiglio a luglio scorso.

“Non e' solo significativo dal punto di vista simbolico – ha  sottolineato de Magistris – ma abbiamo voluto che accanto a questo si  potesse accompagnare anche un'effettiva essenza dei diritti rispetto  allo status di cittadinanza”.

Ieri la Giunta comunale di Napoli ha  approvato una delibera che prevede l'istituzione della 'Carta dei  diritti e dei doveri di cittadinanza comunale' “per far vivere  l'articolo 3 della Costituzione, che non a caso abbiamo inserito  nell'attestato consegnato oggi. La delibera e' importantissima perche' oltre alla cittadinanza ci sono i diritti: gli immigrati e i figli di  immigrati devono avere nei servizi della nostra citta' gli stessi  diritti degli italiani”.

Tutte istanze che, ha aggiunto il sindaco di Napoli al termine  della cerimonia, il Movimento arancione ha intenzione di portare in  Parlamento: "Da un lato cancelleremo tutte le leggi ad personam, cosa  che non e' all'ordine del giorno ne' dell'agenda Monti ne' in quella  di Bersani, anche perche' molte di queste le hanno fatte loro – ha  dichiarato de Magistris – dall'altro ci saranno tante leggi sui  diritti civili, a cominciare dalle unioni civili e dallo ius soli. Non e' un caso – ha concluso – che si tratti di una lista per i diritti e  per la Costituzione".
 
 

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